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Controinsurrezione in Chiapas


LA CIA IN CHIAPAS

Inchiesta di un antropologo messicano

di Jose' Martinez Mendoza

Un antropologo messicano ha svelato dall'agosto 1985 l'ingerenza della CIA in Chiapas. E' proprio da questa data che nasce l'embrione dei gruppi paramilitari.

In larga parte le azioni destabilizzanti condotte dai gruppi parafascisti vincolati al Partito Rivoluzionario Istituzionale hanno in origine l'indottrinamento ideologico che gli esperti della CIA seminarono nelle comunita' indigene del sud-est dai primi anni '80, con il fine di puntellare l'accerchiamento ideologico affinche' le guerriglie centro-americane (Guatemala, Nicaragua, ecc.) non varcassero le frontiere sud del Messico, di fronte alla minaccia di un'estensione del conflitto fino alle porte di casa degli Stati Uniti, come dichiaro' in quel momento il Dipartimento di Stato USA, che per questo motivo invio' vari rappresentanti delle sue agenzie alla frontiera del paese.

Juan Manuel Sandoval Palacios, antropologo e ricercatore della Scuola Nazionale di Antropologia e Storia, dal 1985 mise in allerta il governo messicano sulla presenza della CIA e i primi segnali della guerriglia in Chiapas. Sandoval Palacios presento' le prove in un congresso nazionale di ricercatori in antropologia.

Per lo specialista messicano il problema principale del governo statunitense nel caso specifico del Chiapas, oltre allo spionaggio, era come indurre comportamenti individualistici fra gli indigeni delle differenti comunita', in modo tale da introdurre idee contrastanti fra loro, facendogli perdere il senso di collaborazione e di comunita' insieme alle istituzioni tradizionali di mutuo soccorso o "tequio", le feste, ecc.

Dodici anni dopo le avvisaglie dell'antropologo, non solamente ci sono indizi che in Messico esistano i gruppi "vendicatori" dell'ultra-destra cavernicola messicana, disposti a commettere atti di terrorismo come quella del massacro di Chenalho' (dicembre '97). A partire dalla rivolta zapatista del sud-est e' chiara la formazione di diversi gruppi para-militari legati al partito di potere e ai gruppi dei "Caciquiles" che predominano in Chiapas.

A giudicare dai fatti di Chenalho' e' chiaro che il governo non ha preso misure risolutive per reprimere con energia questa nuova delinquenza, destinando al contrario fondi segreti (pubblici) all'organizzazione di "Sviluppo, Pace, Giustizia", sotto cui si nascondono in realta' i gruppi paramilitari.

Sarebbe utile che gli analisti e gli spettatori dell'apparato di sicurezza nazionale valutassero con tutta l'attenzione alcune circostanze sulla origine e gli autori intellettuali dei gruppi che perpetrarono il massacro di Chenalho'.

Le indagini, a differenza di quelle vaporose condotte dalla Procura Generale della Repubblica (PGR), potrebbero rivelare che gran parte dei gruppi paramilitari che hanno operato negli ultimi 4 anni non sono composti da indios arrabbiati, ma che in realta' i fatti luttuosi che hanno indignato i messicani durante il Natale risultano di un tono ben maggiore.

I rinvenimenti dell'antropologo Sandoval Palacios, realizzati a meta' degli anni '80, oggi acquistano una grande rilevanza nell'instabilita' della frontiera sud. Scrive l'antropologo: "Gli agenti della CIA utilizzano principalmente due travestimenti: membri di numerose sette evangeliche e professori in scienze sociali che conducono ricerche sotto la copertura di istituzioni del governo degli USA e, piu' recentemente, di alcune universita' e istituzioni messicane, dove sono riusciti ad infiltrarsi grazie all'appoggio incondizionato di alcuni funzionari di queste ultime, o perche' questi antropologi sono considerati fra i migliori nel loro campo e sono quindi invitati come docenti e ricercatori, dietro il pretesto di una presunta "scienza neutrale"..... Molti di questi ricercatori statunitensi sono consulenti della Casa Bianca, agenti della CIA e di altri organismi come il Dipartimento di Stato."

L'antropologo Sandoval indica i suoi omologhi statunitensi Robert Camark e Gary Goasen come i pionieri della CIA in Chiapas. Entrambi i ricercatori intrapresero nel 1983 un progetto sui Chamula e i Tzotziles. Camark e Goasen parlano perfettamente il Tzotzil e il Quiche', appresi dagli indigeni in Guatemala, sempre per questioni di "lavoro".

Camark lavoro' per il Centro Studi Maya della Universita' Autonoma del Messico (UNAM), contando sull'avvallo dell'Istituto Nazionale Indigenista. I suoi servizi di informazione sono stati sempre molto apprezzati dal Dipartimento di Stato. Negli anni '80 sono sbarcati in Chiapas numerosi antropolgi del progetto linguistico "Francisco Marroquin", che fu fondato in Guatemala negli anni '60 sotto l'impulso della "Alleanza per il Progresso". Due riconosciuti membri di questo progetto elaborato in Messico sono Karin Dakin e Thomas Smith. Il primo e' stato membro dell'Istituto Nazionale Antropologico e dell'Istituto di Ricerche Filologiche, entrambi della UNAM. Il secondo e' stato ricercatore nel "Colegio de Mexico".

Quando nel 1984 fu istituito il Dottorato di Antropologia nella UNAM, si nomino' per dirigerlo un ex agente del Dipartimento di Stato, il dottor Norman McQwon. McQwon lavoro' molto strettamente con Heberto Morales Constantino, rettore della Universita' Autonoma del Chiapas. Constantino aveva stretti legami con universita' confessionali dell'ultra-destra USA del Colorado e dell'Alabama, cosi' come con agenti della CIA. Constantino lavoro' in progetti compiuti con James Burke dell'Universita' di Colorado e Alabama. Constantino fu scoperto come agente della CIA quando il capo della sezione della CIA in Messico Lawrence Sternfield venne accusato dell'assassinio del giornalista Manuel Buendia.

Altro agente della CIA che ha lavorato in Chiapas come agente coordinatore dell'Istituto Linguistico de Verano negli Altos de Chiapas e' Thomas A. Lee che insieme con Constantino e James Burke lavorano per Lawrence Sternfield riportando tutti i movimenti indigeni del Chiapas. Sono questi antropologi che hanno elaborato il progetto ideologico di infiltrazione nei gruppi indigeni che oggi sono divisi e belligeranti per questioni politiche e "religiose".

E' chiaro che la radice del massacro di Chenalho' non e' come ha voluto far credere il procuratore generale Jorge Madrazo, ovvero che si tratti di un conflitto inter-comunitario e inter-famigliare. Il problema e' una questione di sicurezza nazionale.

Gli Stati Uniti hanno inviato in Chiapas i primi rappresentanti di diverse agenzie di spionaggio gia' a partire dal 1980. Altri linguisti, questi si dell'Istituto Linguistico de Verano, fecero la loro apparizione in Chiapas nella decade degli '80, dopo la cancellazione della convenzione, esistente da 30 anni, fra questo istituto e il governo messicano. Gli agenti dell'Istituto Linguistico de Verano utilizzano lo stesso sistema degli antropologi della CIA, cioe' operano sotto la copertura accademica offerta dalle istituzioni e dalle Universita' Messicane.

Una visita Pericolosa

Il 14 febbraio del 1994, William Wasley, direttore della CIA, incontra, presso la Segreteria di Governo, Jorge Carpizo per scambiare informazioni sul conflitto armato in Chiapas. Wasley era direttore della DCI (il direttore della CIA ha il titolo di Direttore di Intelligenza Centrale, perche' non dirige solo la CIA, ma anche tutte le organizzazioni segrete che operano all'estero, incluso l'Agenzia per la Sicurezza Nazionale, l'Agenzia di Informazione della Difesa e i diversi corpi di sicurezza militare).

Gli Stati Uniti utilizzano la cooperazione antidroga con il Messico per lo spionaggio politico-militare. Un esempio: dietro il pretesto della minaccia raprresentata dal narcotraffico per la sicurezza nazionale degli USA, il governo di Washington si accordo', durante il governo dell'ex presidente Salinas de Gortari (1991), per la costruzione di un sofisticato radar in S. Cristobal de las Casas. Il radar fu installato solo apparentemente per individuare voli clandestini di aerei. Durante il governo Zedillo, Stati Uniti e Messico hanno firmato un accordo per la costruzione di altri 4 radar nella costa del Pacifico, piu' uno nell'isola di Cozumel. Un dispaccio segreto dello spionaggio militare americano datato il 12/2/95 e redatto da analisti della DIA (servizi segreti militari), rivela che l'ufficio aggiunto della difesa (USDAO) nell'ambasciata USA a Cittą' del Messico ha due squadre di due persone ciascuna, appostate in Chiapas con la finalita' di inviare in USA informazioni direttamente dal luogo dei fatti.

Le informazioni sulla presenza dei militari americani in Chiapas integrano un dossier di 264 documenti confidenziali e segreti che furono selezionati da giornalisti messicani e statunitensi a Washington in base alla legge per la liberta' di informazione.

Il documento del Pentagono in questione segnala nell'inciso 2 (C/NF): "La segreteria della difesa nazionale e' stata informata dell'arrivo nel paese di 2 nuovi assistenti dell'ufficio aggiunto militare il 7/2/95. Il 10/2/95, in risposta ad un'operazione offensiva governativa contro l'EZLN nel quale le forze armate offrono appoggio all'ufficio della procura generale federale, la USDAO in Messico dispiega due squadre in Chiapas. Ogni squadra include uno degli assistenti della aggregazione militare recentemente arrivati. La decisione di includerli nel viaggio ha ricevuto il fermo appoggio dei responsabili della ambasciata." Il codice "C/NF" significa "confidenziale", proibita la sua distribuzione all'estero. I militari americani nascondono la loro vera identita' come diplomatici.

La maggior parte degli alti ufficiali dei comandi dell'esercito messicano acquartierato in Chiapas sono usciti dalla famosa "Scuola delle Americhe", dove e' nata e si e' creata la cosiddetta "guerra di bassa intensita'" e dove si sono formati tutti i militari delle dittature o "democrazie" latino-americane.

John Wright, coordinatore della informazione segreta della CIA, ha negato sistematicamente ai giornalisti che lo avevano sollecitato, di poter accedere ai dossier della CIA sul conflitto zapatista, con la giustificazione che la CIA stessa si riservava la divulgazione delle sue indagini in base a quanto stabilito nella sotto-sezione 102 (d) (3) della legge sulla sicurezza nazionale del 1974 e sezione 6 della legge CIA del 1949.

Cosi' la legge sull'informazione (FOIA) non serve a niente quando il governo americano adduce argomenti di sicurezza nazionale.

Tratto da "Forum", mensile di analisi e riflessione (Redazione: Manuel Jose' Othon, 147 col. Obrera, 06800 MEXICO D.F.. tel/fax 7402429)

Tradotto dai compagni di Cesena della Rete Internazionalista dell'Emilia Romagna


Cesena, Italia, Pianeta Terra
estroja@ecn.org


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