Il Partito e' finito
Lettera aperta ad un amico di Peace Now
Michael (Mikado) Warschawski


L'autore e' un israeliano che lavora all'Alternative Information Center con i palestinesi e autore insieme a Moscato di un interessante libro " Sionismo e questione ebraica: storia ed attualita' Edizioni sapere 2000 e' un libro del 1991 pero puo' servire come background sulla fase attuale.


Sono passati 7 anni esattamente da quando ti scrissi la mia ultima lettera.
Fu il giorno dopo la firma degli Accordi di Oslo, quando mi invitasti a ballare in Menorah Square, per celebrare una pace Israelo-Palestinese che tuttavia non aveva avuto un sostegno giusto. Permettimi ora di citarti pochi passaggi di quella vecchia lettera:

"Tu hai ballato nella piazza perche' eri felice di questa pace. Non una pace chiara, ma un miscuglio di pace, sicurezza ammissione di colpe da parte Palestinesi per i peccati compiuti (rinuncia del terrorismo) e concessioni di grande apertura dall'altra parte (quella palestinese N.d.T.). Una pace di cui puoi essere orgoglioso. Una pace -cosÍ ti vanti -per la quale non state dando niente ('Giusto un poco, 'mormora il primo ministro) e guadagnando molto: riconoscimento, grande sicurezza, stop all'Intifada, rinuncia del terrorismo ed essere liberati degli arabi, e cosÍ via. Sei felice di questa pace ed in suo onore mi inviti a ballare con te. No grazie...

"Da quando ti ho conosciuto, gia' sono 15 anni, tu hai sempre lottato per la pace, non come valore in se' ma come mezzo per assicurarci, a noi Israeliani, la sicurezza. Tu sei in favore di un ritiro dai Territori Occupati in maniera tale da assicurare ad Israele una maggioranza ebraica;
hai dimostrato contro Sharon perche' eri preoccupato per l'anima della gioventu' ebraica; ed hai acconsentito a parlare con l'OLP per paura di dover parlare con Hamas. Io, in contrasto, vedo la pace come un fine e non meramente un mezzo, e chiedo di uscire dai Territori Occupati perche' noi non abbiamo niente da fare anche se l'occupazione non ci dovesse costare niente nÊ in vittime nÊ in soldi; ed io sono contro a sparare ai bambini - e agli adulti - semplicemente perchÊ É proibito sparare ai bambini o ai civili.

"CosÍ quale pace sarebbe stata meglio per te di questa pace ? Ti sei sbarazzato di Gaza, hai separato gli Israeliani dai Palestinesi, hai dato loro uno sporco lavoro e non li hai neppure promesso un ritiro o un vero stato.
Si potrebbe comprare una pace possibile piÝ a buon prezzo? Per te il legame fra Palestinesi ed Israeliani É sempre stato un gioco privo di senso: ogni cosa che li diamo significa che noi la perdiamo. Lui guadagna, io perdo.
Se tu fossi in grado di pensare realmente in termini di pace, capiresti come ti stai sbagliando: piu' diritti i Palestinesi ricevono- piu' indipendenza, piu' orgoglio - piu' noi pure ci guadagniamo. Piu' avari siamo, piu' noi ci perdiamo:.

"CiÔ non di meno, entrambi siamo ora impegnati nella stessa campagna: arrivare ad una piena implementazione dell'Accordo di Oslo, nella speranza che le nuove intese preparino il terreno ad una vera pace fra Israele ed i Palestinesi. 'Nella speranza,' io dico, perchÊ a differenza di te io non confido in una "necessitÁ storica" nÊ su Yitzhak Rabin ed il suo governo:.Riguardo Rabin ed il suo governo tu sarai d'accordo con me che l'onere della prova non stia sulle mie spalle ma sulle vostre:."

Da quando scrissi queste righe tu hai celebrato la pace e sei diventato grasso e prospero. Le diverse e ripetute violazioni degli accordi non ti hanno smosso, non per parlare di un cambiamento nella nostra cultura di guerra e di occupazione, il tono arrogante di chi negoziava in nostro nome ed i loro tentativi di chiedere sempre di piÝ e in cambio concedere sempre di meno.
E perchÊ ti avrebbe dovuto smuovere questo? Hai ottenuto ciÔ che volevi - separazione, sicurezza, prosperitÁ economica per i membri della tua classe, riconoscimento della comunitÁ internazionale ed abilitÁ a guardarti di nuovo allo specchio con un sentimento di soddisfazione e di moralismo- per pochi centesimi. I comandi del giorno erano segnali di riconciliazione con i coloni, e tu ti sei sforzato a spiegare qualsiasi cosa agli amici Palestinesi che ancora ti rimanevano che se volevano la pace dovevano tenere in conto le necessitÁ di una riconciliazione interna di Israele.
Altrimenti non avrebbero ricevuto niente eccetto un altro disastro per il loro popolo come accadde nel 1948, etc. Tu non hai chiesto sinceri negoziati con i Palestinesi ed hai continuato con il sistema della carota, e quando ti abbiamo detto che non avrebbe funzionato e che una guerra sarebbe sicuramente scoppiata di nuovo, tu hai risposto: 'Se la vogliono, la avranno, e senno questo non É il loro problema.' PerchÊ per te una guerra di conquista É preferibile ad una guerra civile.

"Dopo tutto il ballare e gli applausi agli architetti dell'accordo, sei pronto, insieme con me, ad imboccare la strada per assicurare che il primo ministro non si spaventi di nuovo, ma che faccia ogni cosa per implementare l'accordo? Come uno che non É obbligato dalla firma di Arafat, sei pronto a chiedere che il problema degli insediamenti debba essere trattato giÁ da ora, forse a differenza di Arafat tu ed io sappiamo che non c'É possibilitÁ di avanzamento senza discutere immediatamente degli insediamenti. Sei pronto, insieme con noi, a chiedere piÝ libertÁ e piÝ diritti per i residenti della West Bank, anche se questo non É scritto nell'accordo - privo di interesse per i diritti umani, o forse soltanto perchÊ pure questo É una condizione per un avanzamento? Ti unirai a noi nel chiedere il rilascio in massa dei prigionieri politici, o dirai come Rabin,'Non l'avete chiesto, non l'abbiamo promesso, ora É troppo tardi.'

"Temo che di nuovo saremo soltanto noi - i miei amici ed io- soli in questa campagna e che l'intero lavoro per rendere sicuro questo accordo- che É lungi dal soddisfarci -, pure ricadrÁ su di noi." E cosÍ É veramente stato.

Nei vostri occhi eravamo di nuovo sognatori di sinistra o peggio, guerrafondai, nemici della pace.. "Voi chiedete piÝ di Arafat;"

"Lasciate che sia il governo a condurre i negoziati;" come pure "Dobbiamo considerare gli elettori della destra." Per aver ascoltato i nostri cari fratelli e sorelle degli insediamenti di Ofra e Tapuah, avete smesso di ascoltare le voci che venivano da Gaza e Nablus, da Dura e Kalkiliya.
E, infatti, perchÊ ascoltarli? In pace come in guerra tu scegli cosa É buono per noi e quali sono i limiti ragionevoli in un futuro accordo.
In tutta la tua coloniale arroganza tu decidi pure il testo dei Palestinesi nel trattato di pace. Dal 1993 tu ed i tuoi amici vi siete goduti i frutti della pace, ed i Palestinesi aspettavano il compimento delle vostre promesse di ritiro, di indipendenza, di sovranitÁ, di libertÁ. Aspettano sotto un'occupazione, sotto chiusura e voi celebrate e mangiate i frutti della pace. Quanto pensavate che avrebbe potuto durare?

Quando ecco che, con vostra sorpresa, non rispettano piÝ il testo che avete scritto per loro ma il loro proprio testo, e vi rovinano il vostro show. La veritÁ É che i Palestinesi, e non solo la Sinistra o il Movimento Islamico, ma anche i portavoce ufficiali non hanno mai nascosto per un momento le loro rivendicazioni e le loro condizioni. Ma, come ho giÁ detto, tu non avevi nessun bisogno di vedere ed ascoltare perchÊ, dopo tutto, tu sei l'esclusivo direttore processo di pace.

Sei arrabbiato oggi, stai fremendo di rabbia: PerchÊ queste dimostrazioni tutte all'improvviso? PerchÊ queste improvvise domande di sovranitÁ su Gerusalemme? PerchÊ chiedere di evacuare gli insediamenti? Che cosa É tutto questo odio contro l'esercito, Barak, il campo pacifista israeliano? Chi ha dato ai Palestinesi il diritto di abbandonare il testo e recitarne uno differente? Che ingratitudine, dopo che tutti voi eravate disponibili a darli, dopo 7 anni di pace happening consolidati dai Paesi Europei! Ancora una volta li dici, "non venite a cercarmi." Non venite a cercare me perchÊ io sono ritornato in seno al consenso generale per difendere il mio popolo e la mia patria.
La veritÁ É che tu non sei ritornato a nessun consesso perchÊ tu non lo hai mai lasciato. Non hai mai smesso di lavorare per una riconciliazione nazionale con i peggiori nemici della pace. E a proposito, per quanto concerne lo sforzo di riconciliazione nel quale tu sei divenuto cosÍ importante dopo l'assassino di Rabin, la Destra ha velocemente capito che non solamente tu non hai nÊ spina dorsale nÊ morali, ma che fino a che punto tu sia un credulone. Come ogni strozzino nei film polizieschi di serie b, la Destra capisce che vigliacchi come te possono essere minacciati infinitamente. Altrettanto eri disposto a pagare per evitare una guerra civile, la Destra ha chiesto sempre di piÝ: da Gerusalemme Est ti sei abbassato a Abu Dis, da Abu Dis a Hizma, da Hisma a Beitunia. Oggi sei pronto a morire per Psagot e Netzarim( due insediamenti N.d.T.). Scusami, non morire, uccidere per dei fratelli e sorelle che si sono insediati nel cuore di Gaza con il solo proposito di eliminare ogni possibilitÁ alla pace.

L'altro giorno in un incontro a Gerusalemme, uno dei tuoi compagni del Meretz, fra i migliori ed il piÝ onesto di loro, ha detto: "Io sono confuso." Alla luce di una mancanza di confusione da parte tua e della maggior parte dei tuoi amici, mi sono voluto complimentare con lui per la sua confusione. Ma ho ricordato le immagini del giorno che ho visto in televisione, la stessa televisione che É ostile ai diritti umani, all'onesta intellettuale e all'etica giornalistica, e ho rifiutato di essere indulgente con lui con lui, di essere comprensivo verso la sua confusione. Di che cosa si deve essere confusi? Un esercito conquistatore sta usando carri armati e elicotteri da guerra per disperdere i manifestanti. Che c'É di difficile da capire qui?

Sette anni di inganno e di violazioni degli accordi, ed i Palestinesi sono insorti. Che cosa É cosÍ difficile da comprendere? Barak minaccia di imporre la sovranitÁ Ebraica sulla spianata della Moschea a Gerusalemme, ed essi si rifiutano di accettarla come soluzione permanente. Che cosa É cosÍ difficile da comprendere? Non c'É posto per la confusione. C'É un'occupazione e c'É una lotta contro l'occupazione. Ci sono dimostranti e c'É un esercito che ha ricevuto l'ordine di spargere il sangue. E non venitemi a raccontare la storia dei fucili. Il passato della vostra gloriosa guerra ti aiuta a capire anche quello che i giornalisti della CNN capiscono, che quei fucili non mettono in pericolo Israele o i soldati se loro non si avvicinano troppo. Non mettono neanche in pericolo l'occupazione poichÊ i mezzi di controllo che sono stati sviluppati sotto la finzione del processo di pace permettono ad Israele il pieno controllo dei Territori Occupati senza "la Suprema Corte e con B'tselem ( organizzazione dei diritti umani israeliana legata a Peace now N.d.T.)," ma anche senza una massiccia presenza militare. "Lo scorrimento di sangue" era parte dei piani possibili che l'esercito aveva preparato nel caso in cui i Palestinesi avessero dichiarato unilateralmente l'indipendenza, ancor prima della provocazione di Sharon, ed ogni bambino puÔ vedere che l'IDF era preparato in anticipo a versare sangue. La tua confusione, mio caro amico, É artificiale, perchÊ se non fosse per vergogna di tutto quello che si sta facendo a nome nostro e secondo gli ordini del primo ministro che tu sostieni, tu non avresti avuto nessun problema a vedere chi É la vittima che ha bisogno di aiuto e chi meriti di essere condannato.

Riguardo a te, mio amico di Peace Now, tu non sei neppure confuso.
Fremi di rabbia contro i Palestinesi perchÊ hanno rovinato le tue celebrazioni e rifiutato di farti vivere ancora un illusione che l'occupazione si sta concludendo e che la pace regni sulla terra. La pace É un tango che richiede due partner uguali che ballino in concordia; non É un ballo di uno che trascina l'altro in giro a suo piacere. E che cosa dici? "Se É questa É la via, allora non sono partner." Questa volta tu hai ragione. Nella tua danza di pace non hai partner, solo nemici. PoichÊ la tua pace É la sua occupazione; poichÊ il tuo successo É la sua sconfitta; poichÊ la tua riconciliazione É la porta in faccia sulla riconciliazione con i Palestinesi.

"Abbiamo firmato un accordo sul cessate il fuoco, ed É buono che l'abbiamo firmato. Ma la pace É ancora lontana. PerchÊ la pace chiede onestÁ, perchÊ la pace chiede uguaglianza. Tu vuoi costringerli a mentire, tu vuoi per loro una pace di resa, tu stai celebrando un pace del padrone e dello schiavo. Sotto queste condizioni ci sarÁ forse una pace silenziosa ma non la Pace. Fino a che tu non aprirai i tuoi occhi ed il tuo cuore. Fino a che non saremo pronti ad una pace di partnership e di uguaglianza."

Questo É quello che scrivevo esattamente sette anni fa. Hai preferito chiudere le tue orecchie e chiudere i tuoi occhi. Mi spiace, veramente, che solamente attraverso il crepitare dei fucili a Psagot e le esplosione dei missili vicino a Netzarim si siano aperti di nuovo ( gli occhi...).
Spero che pure il tuo cuore e la tua mente si apriranno velocemente, prima che gli autobus iniziano a saltare in aria nelle nostre cittÁ. La scelta non É cambiata: o una pace genuina senza condizioni e senza inganno, una pace di muto rispetto o la discesa verso una guerra religiosa nella quale ci saranno solo perdenti.



BACK