| COMUNICATO 
              STAMPA DELLA REBOC  RETE BOICOTTAGGIO COCA-COLA
 COCA-COLA:
            CONSEGNATE 10.000 FIRME DI PROTESTA, LA MULTINAZIONALE RIFIUTA
            INCHIESTA INDIPENDENTE. IL BOICOTTAGGIO PROSEGUE ROMA,
            14 NOV 2004 Con
            gli ultimi appuntamenti in Toscana e a Napoli si è conclusa la
            Settimana nazionale di boicottaggio della Coca-Cola, che sta
            segnando un punto di svolta per la campagna e le iniziative hanno
            segnato una altissima partecipazione: a Modena, Roma, Firenze,
            Empoli, Pontedera, S.Giuliano Terme, Napoli centinaia di persone
            hanno ascoltato le ragioni del Boicottaggio e raccolto le denuncie
            sulla drammatica situazione del Sindacalismo Colombiano,
            raccogliendo l’attenzione degli organi di informazione locali e
            nazionali – particolarmente sollecitati dall’adesione al
            boicottaggio del Municipio Roma XI.
 Ordini del giorno di adesione sono stati presentati anche presso i
            municipi quinto e sesto di Roma e presso la Regione Molise e saranno
            prossimamente presentati presso il municipio settimo, il Comune e la
            Provincia di Roma, nonché alla Camera dei Deputati e al Parlamento
            Europeo e in moltissime altre istituzioni locali.
 
 Il 13 Novembre l’adesione al boicottaggio è stata discussa e
            approvata all’assemblea nazionale della “Rete del Nuovo
            Municipio”, a cui aderiscono rappresentanti di più di cento
            amministrazioni locali .
 
 I parlamentari Elettra Deiana, Giovanni Russo Spena, Francesco
            Martone e Livia Zanella si sono resi disponibili, oltre a chiedere
            l’esclusione della Coca-Cola dalla bouvette di Montecitorio, a
            lavorare ad un progetto di legge che renda possibile far valere in
            Italia, come accade già negli USA, la responsabilità delle
            multinazionali per violazioni di diritti umani, sociali e ambientali
            commesse all' estero.
 
 L’evento centrale della Settimana di boicottaggio è stato
            senz’altro l’incontro pubblico del 8 Novembre presso il
            Municipio Roma XI tra il SINALTRAINAL e la Coca-Cola Italia.
 
 In quell’occasione Edgar Paez ha riconfermato e documentato
            nuovamente le accuse di repressione anti-sindacale, convincendo
            tutti i presenti.
 
 Non ha invece convinto nessuno la difesa della Coca-Cola Italia, che
            fa registrate un cambio di strategia: trovandosi nell’impossibilità
            di respingere accuse precise e documentate, il responsabile
            relazioni esterne della multinazionale ha per la prima volta opposto
            l’irresponsabilità dell’azienda rispetto a fatti imputati alle
            imbottigliatrici colombiane, di cui la stessa company detiene tra
            l’altro il 40% della proprietà.
 
 In occasione dell’incontro la REBOC ha consegnato al
            rappresentante della Coca-Cola oltre 10.000 firme raccolte in tutta
            Italia a sostegno della campagna e ha proposto la costituzione di
            una Commissione d’inchiesta indipendente italiana che si rechi in
            Colombia e verifichi tutte le accuse del SINALTRAINAL.
 
 La proposta è stata accettata dal sindacato colombiano e dalle
            istituzioni locali presenti all’incontro.
 
 L’unica a non accettare è stata la Coca-Cola, che già lo scorso
            anno aveva rifiutato la stessa proposta presentata negli Stati Uniti
            da associazioni, sindacati e istituzioni statunitensi.
 
 La multinazionale conferma così non solo di non voler fare niente
            per dare soluzione al problema, ma anche di opporsi a qualsiasi
            iniziativa volta a fare luce sulle accuse, rendendo evidente chi è
            che in questa vicenda ha paura della verità.
 
 Per questi motivi la REBOC annuncia di voler proseguire la campagna
            in Italia a sostegno del boicottaggio proclamato dal SINALTRAINAL,
            finché non si arrivi alla riparazione integrale dei danni da parte
            della Coca-Cola e a corretti rapporti sindacali presso gli
            imbottigliatori colombiani, e chiede a individui, associazioni,
            sindacati e istituzioni di continuare ad appoggiare il boicottaggio
            e di promuovere iniziative per la sua ulteriore estensione.
 
 
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