Campagna di boicottaggio Coca-Cola

APERTURA SULL'INCHIESTA INDIPENDENTE, ANZI NO... SOLO PUBBLICHE RELAZIONI


LA COCA-COLA PRIMA ACCETTA L'INCHIESTA INDIPENDENTE IN COLOMBIA...

Data: 21 Giugno 2005
Fonte: El Espectador
Autore: Ann Arbor
Traduzione: REBOC


L' impresa ha affermato di essere pronta a sottoporre ad indagine le sue pratiche commerciali e lavorali in questo Paese e in India, per mantenere il suo contratto da 1,3 milioni di dollari con l'Università del Michigan.

Lo scorso venerdì l'Università ha deciso che rinnoverà i contratti con Coca-Cola solo a condizione che l'impresa permetta un'inchiesta indipendente e implementi un piano correttivo - ha affermato Frank Stafford, presidente della Giunta di controllo sulle controversie commerciali.

La compagnia ha respinto reiteratamente le accuse di abusi ambientali e sui diritti umani, ma la dirigenza ha affermato che esaminerà il tema.

"Anche se crediamo che sarà dimostrata la falsità delle accuse che hanno portato alla vostra decisione, accettiamo la forma in cui la Giunta per la revisione delle controversie commerciali si è dedicata ad investigare sulle accuse con la nostra compagnia", ha dichiarato il portavoce di Coca-Cola
Kari Bjorhus.

La decisione dell'Università è stata incoraggiata dalla richiesta rivolta lo scorso anno da un'organizzazione studentesca che promuove l'equità sul piano lavorativo ed economico.

Il gruppo studentesco ha accusato Coca-Cola di lasciare senza acqua gli agricoltori dell'India, di vendere prodotti contenenti pesticidi in India e di cospirare con i gruppi paramilitari della Colombia per perseguitare e danneggiare i membri dei sindacati.

Nel corso dell'incontro annuale della compagnia realizzato in Aprile, il Direttore Esecutivo Neville Isdell ha promesso che continuerà ad ascoltare le critiche, anche se ha detto che non c'è prova delle accuse.


...POI CI RIPENSA...SOLO PUBBLICHE RELAZIONI: L'INTERVISTA AL RESPONSABILE RELAZIONI ESTERNE IN COLOMBIA

Data: 28 Giugno 2005
Fonte: El Espectador
Autore: A
lfonso Rico Torres
Versione originale in spagnolo: http://www.elespectador.com/historico/2005-06-26/contenido_MI-3894.htm 

Traduzione: REBOC

Si apre un nuovo capitolo nell'offensiva giudiziaria che va avanti dal Luglio del 2001 contro la Coca-Cola. Questa settimana la compagnia ha annunciato che riesaminerà le sue pratiche di gestione del personale in Colombia, al fine di mantenere i contratti con l'Università del Michigan, che superano il milione di dollari.

L'annuncio ha dato adito a diverse interpretazioni, tanto più che il marchio sta affrontando una denuncia presso un Tribunale della Florida, negli Stati Uniti, per la presunta violazione dei diritti umani dei sindacalisti in questo paese.

Per questa ragione, Pablo Largacha Escallòn, responsabile relazioni esterne della comapgnia in Colombia, spiega il senso della nuova posizione.

Cosa significa che esaminerete le vostre pratiche in Colombia?

L'università del Michigan, che stava esaminando le accuse contro la compagnia in Colombia ed India, ci ha rivolto una raccomandazione in cui ci dice che, al fine di mantenere i contratti di somministrazione di bevande, vorrebbe che noi rivedessimo la situazione sindacale in Colombia. In sostanza, vogliono verificare che tutto stia funzionando bene, in modo che se qualcosa sta andando storto, si faccia un piano correttivo.

A cosa si è impegnata Coca-Cola nell'esaminare le sue pratiche?

A formare un gruppo di lavoro con rappresentanti delle varie università degli Stati Uniti che stanno seguendo queste accuse, in modo che il nostro direttore mondiale del personale si sieda con loro per conoscere i loro dubbi sull'operazione in Colombia, li chiarisca, e nel caso che vengano fatte raccomandazioni che a nostro giudizio abbiano senso, si implementino.

Come spiegherebbe ad un sindacato che riesaminare le vostre pratiche di gestione del personale non significa che Coca-Cola abbia messo in dubbio il rispetto dei Diritti Umani?

Buona domanda. L'importante è riconoscere che di fronte alle accuse ci sono due pronunce. Uno della Fiscalia General de la Nacion e l'altro di un giudice della Repubblica colombiana. Ambedue hanno concluso che non c'è prova alcuna che i nostri imbottigliatori nel paese abbiano partecipato alla violenza che ha colpito i membri del sindacato.

Tra quanto tempo è previsto questo esame? 

Già stiamo ravvisando che le pratiche dei nostri soci imbottigliatori in Colombia a livello lavorativo sono in linea con le leggi e gli standard internazionali a cui Coca-Cola fa riferimento. I termini saranno discussi con il gruppo di lavoro che sarà nominato e si riunirà in questo mese.

Avete avuto problemi con altre università per la campagna anti-Coca-Cola?

Alcune ci hanno interpellato sulle accuse. Tra queste quella della California, di New York e del Massachussets.

In termini economici, che cosa ha significato la campagna contro di voi?

Molto poco. La compagnia a avuto una crescita importante. E' stata riconosciuta come quella che detiene il miglio mercato in Colombia, come una delle tre più ammirate nel paese. E negli Stati Uniti, la compagnia registra un risultato economico consistente.

Per quale motivo a Coca-COla vengono rivolte accuse di avere collegamenti con i gruppi paramilitari?

Queste accuse, che non sono fondate su fatti reali, sono state rivolte al fine di sfruttare la visibilità del marchio Coca-Cola per cause particolari.

El Espectador ha pubblicato un articolo dove mostrava l'esistenza di due siti internet, che si sfidano per il discredito e il buon nome del marchio. A che pro?

La pagina contro Coca-Cola (www.killercoke.org) è stata creata dalle persone che stanno rivolgendo le accuse e che hanno proposto la denuncia contro la compagnia. E' una pagina dove si pubblicano menzogne sulle operazioni in Colombia. Per questo abbiamo creato in fretta una pagina (www.cokefacts.org) in cui relazioniamo i fatti che smontano queste imputazioni.

Ray Rogers è la persona che guida la campagna anti-Coca-Cola negli Stati Uniti. In Colombia è il SINALTRAINAL. Siete disposti ad incontrarli?

Con i rappresentanti del SINALTRAINAL, il nostro socio imbottigliatore, Coca-Cola Femsa, tiene una relazione permanente. Di fatto, poiché sono un sindacato dell'azienda, negoziano gli accordi collettivi. Questo non lo sanno i critici fuori dalla Colombia. Con Ray Rogers mi sono riunito negli Stati Uniti ad Aprile di quest'anno, ma non si è raggiunto nessun accordo. Il suo interesse non è migliorare le relazioni, ma generare conflitto.

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