Campagna di boicottaggio Coca-Cola

Dalla REUTERS


TORINO 2006, LA POLITICA CREA UN MIX ESPLOSIVO PER I GIOCHI

Testata: REUTERS
Data: 26 Gennaio 2006
Versione originale: today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=entertainmentNews&storyID=2006-01...

TORINO (Reuters) - Un mix di cause politiche, dai diritti dei lavoratori in Colombia all'indipendenza del Tibet, stanno trovando spazio nei Giochi Olimpici Invernali che si terranno tra pochi giorni a Torino, e sono diversi i gruppi che hanno in programma proteste che potrebbero disturbare lo spettacolo.

Le azioni fino ad ora sono andate dall'esposizione di striscioni al lancio di sassi, e nei giorni scorsi il ministro dell'Interno Giuseppe Pisanu ha detto che i manifestanti locali, insieme alle cellule militanti islamiche, rappresentano la maggiore minaccia per i Giochi.

Oggi, un gruppo pro Tibet che ha sede a Milano ha annunciato in un comunicato che organizzerà una serie di manifestazioni durante le Olimpiadi per chiede rispetto per i diritti umani nella regione, occupata dalla Cina da oltre 50 anni.

Il gruppo terrà la prima manifestazione il 4 febbraio. Nello stesso weekend la torcia Olimpica passerà in Val di Susa, luogo di forti proteste contro la realizzazione della Tav, la linea ferroviaria ad alta velocità, e ci si aspetta qualche problema.

Gli abitanti della valle si oppongono alla ferrovia per ragioni ambientali, ma la loro causa ha attratto anche l'attenzione di gruppi minori che vogliono boicottare la Coca-Cola, sponsor delle Olimpiadi.

I manifestanti accusano la multinazionale di ignorare le violazioni ai diritti umani nei suoi centri di imbottigliamento in Colombia, un'accusa che la società nega.

Alcuni dimostrati hanno bloccato a più riprese il viaggio della torcia Olimpica attraverso l'Italia, e questa settimana alcuni sono riusciti a strapparla dalle mani dell'atleta che la portava.

"Non penso che sia giusto che la torcia, un simbolo di pace, debba essere legato alla Coca-Cola, che è anti-democratica", dice a Reuters Giuseppe Joannas, sindaco comunista di Bussoleno in Val di Susa.

Joannas ha minacciato di vietare la pubblicità e gli stand della Coca-Cola dal suo villaggio, quando la torcia lo attraverserà il prossimo 5 febbraio. Ma martedì scorso ha detto che consentirà le pubblicità, dopo le pressioni di altri politici.

Gli organizzatori cominciano a preoccuparsi della rivolta popolare.

I rapporti tra manifestanti e forze di sicurezza sono stati particolarmente tesi fin dall'uccisione di Carlo Giuliani a Genova nel luglio 2001, durante le proteste contro il G8.

Mentre la gran parte delle proteste sono state pacifiche, ci sono stati anche lanci di sassi, nonché finestrini rotti, e la diversità tra i vari gruppi e cause rende difficile valutare quanto pericolosi potrebbero essere per le Olimpiadi

"E ' un movimento così eterogeneo. Non abbiamo in programma alcun blocco o azioni di confronto, ma ci sono molti gruppi diversi e tutti fanno cose differenti", ha detto un attivista anti Coca-Cola, che si prepara a diffondere volantini all'arrivo della torcia a Milano, nel fine settimana.


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