Campagna di boicottaggio Coca-Cola

Da AMISNET


IL PRESIDENTE BOLIVIANO DENUNCIA: 'COCA-COLA SOSTIENE IL COMMERCIO DI COCAINA'

Agenzia stampa: AMISNET
Data: 30 Gennaio 2006
Versione originale su: http://www.amisnet.org/it/4092 
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A pochi giorni dalla sua presidenza, Evo Morales affronta uno dei temi più scottanti della regione andina. Secondo il presidente la multinazionale Coca-cola sosterrebbe il commercio di coca.

Evo Morales ha pubblicamente denunciato la multinazionale Coca-cola di avere rapporti particolari con i cocaleros boliviani.“ Una delle maggiori cause della presenza yankee nel territorio andino” ha detto il neo presidente “ è il controllo della coca attraverso l’impresa Coca-cola”.

Morales ha affermato che oggi il commercio di coca è illegale tra i paesi andini ma non per l’impresa statunitense, che può comprare la quantità che vuole in qualsiasi paese la produca. In un articolo pubblicato da Luìs A.Gomez su www.rebelion.org l’autore sostiene che Ernesto Justiniano, vice-ministro della Difesa Sociale Boliviana, ha autorizzato l’esportazione di 150 tonnellate di foglia di coca negli Stati Uniti per la fabbricazione della gassata Coca Cola, fatto negato da un portavoce della multinazionale.

L'impresa statunitense, più volte messa sotto accusa, è di nuovo sotto i riflettori per il suo supposto rapporto con il narcotraffico. In Colombia nessuno ha dimenticato i sindacalisti assassinati dagli squadroni della morte. Più volte i paesi andini hanno denunciato le violazioni dei diritti perpetuate dalla coca-cola. Gli appelli all'opinione pubblica internazionale in Italia si sono concretizzati in campagne di informazione e boicotaggio dei prodotti Coca-cola, sostenute dalla Reboc - rete boicottaggio coca-cola. L’ultima lotta, contro il passaggio della fiamma olimpica sponsorizzata dalla multinazionale, ha aperto i lavori per la formazione di una commissione, incaricata di controllare la situazione dei sindacalisti in Colombia.

 

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