Campagna di boicottaggio Coca-Cola

Chiquita come Coca-Cola, ma la seconda non è stata ancora condannata


PAGO' I PARAMILITARI COLOMBIANI, CHIQUITA PATTEGGIA PER 25 MILIONI DI DOLLARI
Mano leggera del Dipartimento della Giustizia Usa nei confronti della compagnia, che si autodenunciò nel 2003

Fonte: RSI News
Data: 16 Marzo 2007

Chiquita ha patteggiato con il Dipartimento della Giustizia statunitense una multa di 25 milioni di dollari, per aver effettuato oltre cento pagamenti, per complessivi 1,7 milioni di dollari, tra il 1997 e il 2004, ad un gruppo terroristico di destra colombiano, l’United Self Defence Forces of Colombia (AUC), responsabile di massacri e assassini.

Chiquita è anche accusata anche di aver finanziato, dal 1989 al 1997, due gruppi terroristici di sinistra, le Revolutionary Armed Forces of Colombia (FARC) e la National Liberation Army (ELN).

Era stata la stessa Chiquita a rivelare volontariamente il fatto al dipartimento della Giustizia Usa, nell’aprile 2003, dopo aver scoperto che questi gruppi armati rientravano nella lista delle organizzazioni terroristiche compilata dal governo americano, che dichiarò di considerare un crimine il loro finanziamento.

I pagamenti erano stati resi pubblici nel maggio 2004, ma non era stato detto a quanto ammontavano e quali fossero stati i gruppi finanziati. Un mese dopo, Chiquita vendette le proprie piantagioni colombiane e le operazioni di trasporto via nave alla colombiana Invesmar Ltd., società holding proprietaria di Banacol S.A., produttrice di banane e altra frutta.

“La sola ragione per cui la compagnia si è sottomessa a queste richieste di denaro – ha ribadito Chiquita – è stata quella di proteggere i suoi lavoratori dai pericoli per la loro sicurezza, in cui avrebbero potuto incorrere se il pagamento non fosse stato effettuato”.

Chiquita pagherà la multa in cinque rate annuali.

Secondo quanto scrive il britannico Independent, le organizzazioni per la difesa dei diritti umani hanno giudicato l’atteggiamento del Dipartimento della Giustizia troppo clemente nei confronti di Chiquita e accusano la compagnia di aver pagato i gruppi paramilitari non solo per proteggere i lavoratori ma anche per mettere nel mirino i leader sindacali, ritenuti contrari agli interessi commerciali della compagnia.

Secondo la politica del Presidente Bush, sottolineano i gruppi per i diritti umani, chi finanzia i terroristi dovrebbe essere perseguito penalmente, con la medesima severità che si usa per i terroristi stessi. Con Chiquita, al contrario, invece di trasmettere gli atti d’accusa ad un grand jury federale, il governo statunitense ha scelto la strada meno aggressiva del “documento d’informazione penale”, che normalmente conduce al patteggiamento, anziché al processo.

Il quotidiano neozelandese New Zealand Herald scrive che dai documenti del Dipartimento della Giustizia americano risulta che oltre cinquanta pagamenti, pari ad oltre 825.000 dollari, furono effettuati da Chiquita dopo che, nel 2002, l’AUC era stato inserito nella lista dei gruppi terroristici stranieri.

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