| UNIVERSITA'
            USA BOICOTTANO COCA-COLA
 Il
            più grande ateneo privato americano, la New York University,
            ritirerà la bevanda da distributori automatici e mense. Come anche
            altri poli minori
 Autore:
            Marina ZenobioData: 3 Gennaio 2006
 Testata: Il Manifesto - http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/03-Gennaio-2006/art69.html
 
 La New York
            University (Nyu), la più grande università privata degli Stati
            uniti con oltre 50 mila studenti e 16 mila impiegati, sta ritirando
            dal campus tutti i prodotti Coca cola in vendita nei distributori
            automatici e nelle mense. Dopo le università dell'Illinois, di
            Portland in Oregon, di Rutgers in New Jersey ed altri poli minori,
            la Nyu è la dodicesima università statunitense a bandire dai suoi
            spazi il logo più quotato del mondo. Le motivazioni della protesta
            sono le stesse che, in molte città italiane, hanno reso «tortuoso»
            il percorso della fiamma olimpica, sponsorizzata dal marchio Coca
            cola, durante il suo viaggio che la porterà a Torino il prossimo 10
            febbraio, dove è attesa per inaugurare le Olimpiadi invernali.
 
 Da anni il sindacato che rappresenta i lavoratori dell'agroindustria
            in Colombia, il Sinaltrainal, continua a denunciare abusi e
            violazioni dei diritti umani e sindacali negli impianti di
            imbottigliamento della Coca Cola presenti nel paese andino. Denunce
            analoghe però stanno arrivando anche da India, Turchia, Pakistan e
            Guatemala.
 
 Dopo mesi di iniziative e manifestazioni, organizzate da molte
            associazioni studentesche, tra cui l'University committee on student
            life (Ucsl) - del quale fanno parte tutti i consigli studenteschi
            delle 14 scuole della New York University - il senato accademico, il
            più alto organismo decisionale universitario, all'interno del quale
            sono rappresentati studenti, professori e amministratori, ha votato
            e approvato la mozione presentata dagli studenti per bloccare la
            vendita interna dei prodotti a marchio Coca cola, almeno finché la
            multinazionale non si dichiarerà disponibile ad una inchiesta
            indipendente sui fatti denunciati dal Sinaltrainal.
 
 Uno dei protagonisti della campagna di boicottaggio della Coca cola
            negli Stati uniti non è però uno studente, o almeno non più. Si
            chiama Hiram Monserrate, consigliere comunale democratico del
            ventunesimo distretto della città di New York, di origini
            latinoamericane, fortemente impegnato nelle battaglie per il
            rispetto dei diritti umani e civili. E' con lui che gli studenti
            della Nyu hanno festeggiato il risultato ottenuto.
 
 Il consigliere Hiram Monserrate, nel gennaio del 2004, fu a capo di
            una delegazione - composta da sindacalisti, studenti e attivisti dei
            diritti umani - che si recò in Colombia a raccogliere di prima mano
            le testimonianze di cosa avveniva - e purtroppo tutto lascia credere
            che ancora avvenga - all'interno delle fabbriche che per conto della
            Coca cola imbottigliano la bibita più famosa del mondo. Il rapporto
            redatto dalla delegazione al suo ritorno dalla Colombia - il cui
            testo completo si trova sul sito: http://www.killercoke.org/report.htm
            - denuncia di aver riscontrato almeno 179 violazioni dei diritti
            umani e sindacali, compresi 9 assassini, e gravi intimidazioni nei
            confronti dei familiari di attivisti sindacali. In conclusione il
            documento chiedeva alla Coca cola di impegnarsi a «rettificare
            immediatamente la situazione» perché «le responsabilità
            dell'azienda, nella campagna di terrore contro i lavoratori
            colombiani, erano troppo evidenti».
 
 In Italia il consigliere comunale di New York sta diventando noto
            grazie ad una efficace e «frizzante» pièce teatrale di
            Livia Porzio, «El señor Monserrate e i coniugi Coca cola», che
            racconta appunto del suo viaggio in Colombia. Un viaggio che ha
            permesso anche agli statunitensi di conoscere cosa combina
            all'estero l'icona del sogno americano.
 
 
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