Legna(te) e fumo[geni] per un inverno freddo

 

Il Vaticano implora pulizia morale nelle piazze, i sindacati offrono pace sociale, il governo garantisce sicurezza, la polizia picchia come non mai…benvenuti nel nuovo millennio!

Il 15/1/00 a Ponte Galeria (Roma) un corteo autorizzato per la chiusura dei lager per gli immigrati, con presenti addirittura parlamentari e altri signorini simili, alla faccia della sua democraticità, non viene fatto partire ed anzi viene caricato violentemente nonostante i manifestanti sono palesemente disarmati.

IL 18/1/00 a Napoli le forze dell'ordine caricano un corteo di realtà autorganizzate di disoccupati e L.S.U.

Il 29/1/00 le/i compagne/i del movimento antagonista, dell'associazionismo e del sindacalismo di base, dei centri sociali insieme anche a certe strutture istituzionali come per esempio PRC (quindi sicuramente non rivoluzionarie) hanno organizzato, in diverse città dell'Italia, momenti di lotta e manifestazioni ancora una volta contro una delle più evidenti vergogne della democrazia: appunto, i lager per migranti.

Ponte Galeria non e' rimasto un caso isolato…la repressione a colpito ovunque:

La repressione è sempre stata parte integrante e inscindibile della democrazia e del capitalismo, ma in quest'anno di particolare pace sociale e circa i campi lager l'abbiamo sentita e vista violenta e rabbiosa più di ogni altra volta. L'insistenza del ricorso alla violenza del manganello, delle cariche, dei lacrimogeni, dei soprusi ci convince ancora di più che i centri di permanenza assistita (ovvero i lager) dove vi sono rinchiusi i clandestini (ovvero donne e uomini con una dignità, una vita, dei sogni e delle speranze) sono dei "buchi neri" di questo potere: è una vergogna che addirittura loro mal sopportano e che deve rimanere in ogni caso nascosta. Inoltre tanta violenza e soprattutto tanto abuso di potere delle forze dell'ordine, che hanno agito in questi giorni ai margini della legalità finendo a volte nella completa incostituzionalità, contro manifestazioni pacifiche, autorizzate nelle quali non mancavano benpensanti e progressisti democratici (gente quindi legata in un modo o nell'altro al potere), non fa che farci intravedere quale sarà l'andazzo di quest'anno e con quali mezzi intendono mantenere la pace sociale tanto agognata da Vaticano, padroni e governo e così velocemente regalata dai sindacati.

Ma se questa è la risposta che hanno dato a chi ha voluto agire democraticamente e in modo civile, allora si preparino a rispondere all'illegalità di massa, alle autoconvocazioni, alle azioni dirette, al sabotaggio e all'autodifesa organizzata. E' su questo infatti che invitiamo a riflettere chi ha voglia di cambiare lo stato di cose presenti: sulla possibilità e sulla necessità di costruire percorsi veramente altri in linea con il radicalismo dei nostri obbiettivi.

Opporre alla loro violenza legalizzata la nostra alterità nella pratica.


clicca qui Hazet 36 homepage
clicca qui hazet36@disinfo.net


- -