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[12-05-2005] - Volantinaggio e distribuzione aggratise cd autoprodotti
h: 18:30

La Pirateria libera!

Il copyright contrasta la libera circolazione del sapere.

Informazioni e musica, arte in genere, libri come canzoni, teatro e cinema: le mille facce dell'espressione e della cultura sono quasi sempre sottomesse al guadagno di pochi, grassi, ricchi editori, case discografiche, manager, produttori e speculatori che si arricchiscono sulle spalle dell'artista il quale a sua volta, nel caso delle star, si arricchisce sulle spalle di chi ama l'arte e compra cd a prezzi esasperati.

E' un problema che sembra avere una sola ed unica soluzione: abolire il copyright, allontanare il business dalla cultura, alimentare la libera circolazione del sapere.

La tecnologia oggi ci da una mano e milioni di persone in tutto il mondo gia' lo fanno; in quale casa non esiste almeno un cd masterizzato? Chi non ha mai fotocopiato un libro? E' la cosa piu' normale del mondo, violare il copyright, difendersi spontaneamente dai costi eccessivi imposti dai sostenitori della proprietà delle idee.

Data questa "naturalezza" che senso ha dunque il copyright? Non e' forse spontaneo passarsi informazioni, diffondere cultura, condividere il sapere?

Siamo qui per ribadire questo. Per non sottomettersi alle leggi delle major e delle multinazionali, per rilanciare l'indipendenza della musica e dell'espressione in genere, dal business e dalla mercificazione della cultura.

Monopolio delle ricchezze, monopolio dei mezzi di informazione, monopolio dei brevetti: questo e' il copyright. Assicurare tramite leggi e repressione guadagni sempre maggiori a chi sull'arte specula.

"...sarebbe una possibilita' incommensurabilmente fruttuosa, per un numero qualsiasi di persone, di usare nello stesso tempo le cose astratte (le idee, la musica, le informazioni) in un qualsiasi numero di luoghi diversi". (B.R. Tuker)

E' semplice. Qualcuno, poiche' aveva i mezzi di produzione, ha deciso di legittimare la proprieta' delle idee. In un mondo in cui i potenti si arrogano il diritto di possedere tutto, oggi privatizzano anche i pensieri, i progetti, i suoni, i sogni. Ma le idee non possono avere padroni. Non possono essere uno strumento di guadagno, perche' significa imbrigliarle in una logica del tutto opposta alla loro natura. Un'idea nasce per essere espressa, diffusa, confrontata, vissuta, non venduta. Le idee appartengono a tutto il mondo e per il mondo devono circolare liberamente senza nessun prezzo e nessun diritto d'autore, lasciando la proprietà intellettuale a tristi e triti artisti, disposti a imbavagliare la creatività umana.

Loro arriverebbero a privatizzare anche ogni sospiro che emettiamo, noi arriveremmo a un mondo senza denari...

Dalla parte dei Pirati!


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