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[02-02-2011 15:00] - dagli studenti di Ostia (2)
Martedi 8 Febbraio:
NOI NON CI FERMIAMO MAI!

Nonostante la perpetua e straordinaria mobilitazione portata avanti con determinazione dal totale mondo della cultura contro l'operato del governo in materia di istruzione pubblica, il DDL Gelmini è stato approvato dal Parlamento, rispettivamente il 30 Novembre alla Camera dei Deputati e il 22 Dicembre al Senato. Tra queste giornate sorge il 14 Dicembre, in cui grazie ad una squallida ...compravendita di voti Silvio Berlusconi è riuscito a ad ottenere la fiducia in Parlamento.
Queste tre giornate sono state attraversate da decine ci cortei e manifestazioni che hanno visto centinaia di migliaia tra studenti, ricercatori, precari, lavoratori del mondo dell'arte e dello spettacolo, cittadini Aquilani e di Terzigno, operai della Fiat e tantissime altre realtà, che vivono quotidianamente sulla propria pelle i disagi causati dal governo, invadere le strade delle principali città italiane.
Ma queste giornate sono solo alcune di quelle che hanno caratterizzato questo autunno: infatti le rivolte degli studenti, dei precari, dei ricercatori, sono state molteplici e numerose, dalle occupazioni di scuole e facoltà alle occupazioni di binari e stazioni, dai presidi sui tetti fino ad arrivere alle straordinarie occupazioni dei principali monumenti italiani (il Colosseo nel nostro caso).
Anche di fronte a tutto questo, il governo ha ignorato completamente le nostre richieste, portando avanti quel lungo processo di distruzione dell'istruzione pubblica passato attraverso le riforme dei Ministri Berlinguer, Moratti, Fioroni e che culmina con l'applicazione della riforma Gelmini.
In tre anni saranno tagliati oltre 8 miliardi di euro ai fondi per l'istruzione, saranno chiusi decine di Atenei in tutta Italia, saranno eliminati corsi di laurea con pochi iscritti, saranno introdotti enti privati nella gestione delle facoltà, privando quindi gli studenti della possibilità di portare avanti le proprie passioni o di sviluppare le proprie più spiccate capacità, e trasformando le università in "negozi di sapere".
Nel caso dei licei, invece, l'eliminazione di molte ore di indirizzo ha portato i docenti ad ignorare le difficoltà dei singoli studenti, costretti a portare avanti programmi sempre meno interessanti e sempre più vuoti di contenuti, e la mancanza di fondi ha portato alla cancellazione di corsi di recupero, eventuali ore di didattica alternativa (laboratori culturali, corsi pomeridiani di approfondimento culturale o di tematiche sociali, gite scolastiche, viaggi d'istruzione...) e alla mancanza di ristrutturazione di edifici scolastici sempre più fatiscenti e pericolosi in cui noi studenti siamo costretti a passare più della metà delle nostre giornate.
Tutto questo si traduce automaticamente nello smantellamento totale del diritto allo studio e nella precarietà garantita come unico futuro per noi studenti: lavoro in nero, stipendi da fame, sfruttamento, l'impossibilità di rendersi indipendenti, la totale privazione di qualisiasi possiblità di divertimento, di salario fisso, di un lavoro dignitoso e ben retribuito, di una casa, di una vita.
A tutto questo affianchiamo il disastroso scenario che si è presentanto in Italia negli ultimi mesi: Napoli e Terzigno (e province) sature di rifiuti, l'Accordo Marchionne-Sindacati (e il conseguente calpestamento dei diritti fondamentali dei lavoratori), l'Aquila devastata dal terremoto due anni fa ancora distrutta senza che alcun politicante prenda gli adeguati provvedimenti, centinaia di migliaia di insegnanti rimasti senza lavoro, centinaia di migliaia di operai ed impiegati cassaintegrati, neolaureati privi di qualsiasi possibilità di crescita culturale (corsi di aggiornamento, corsi di formazione, borse di studio...) o di lavorare, altissimi costi della cultura che la rende inaccesibile ai giovani (teatro, musica, letteratura, cinema), mancanza di spazi di aggregazione giovanile, che rappresentano per noi un'alternativa concreta alle proposte di questo governo autoritario e corrotto, e in cui dare spazio alle nostre capacità, alle nostre passioni, ad attività che stimolino l'interesse di ragazzi che magari non possono neanche permettersi di andare al cinema a guardare un film o di andare al concerto del proprio artista preferito.

Di fronte a tutto questo, per difendere la cultura, le nostre città, le nostre scuole, dalle speculazioni del governo, non abbiamo nessuna intenzione di fermare la protesta, anche a ridosso della seconda parte dell'anno scolastico.
Continueremo a chiedere uno sciopero generale, portando in piazza la voce degli studenti, grideremo con forza e determinazione il nostro totale rifuto nei confronti dell'operato del governo che sta distruggendo, dequalificando, devastando il nostro paese.

L'8 Febbraio sarà una giornata in cui ci riapproprieremo delle nostre strade, in cui alzeremo la voce, in cui rivendicheremo il nostro diritto di studiare, in cui ribadiremo ancora una volta il nostro "NO" all'ormai LEGGE Gelmini.
Inoltre, questo corteo, è l'inizio di una lunga serie di iniziative e di mobilitazioni che si terranno nelle strade, negli spazi occupati, e nelle scuole di Ostia, circa vari passaggi del governo in materia di cultura e di Istruzione, a cominciare dal pomeriggio del 10 Febbraio alle ore 15.00, in cui si terrà al Liceo Anco Marzio una conferenza autogestita sulle Foibe, come, quando, e PERCHE' è successo.


Martedi 8 Febbraio: punta ore 8.00 sotto le scuole (Anco Marzio, Democrito, Enriques, Faraday, Labriola, Toscanelli) , verso il concentramento ore 9.00 a Lido Nord.

Studenti Autorganizzati Ostia [non si fermano mai!]


posted by: Studenti Autorganizzati Ostia
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