CM Roma… cose da fare

quello che segue non è un resoconto della fiaccolata di ieri per eva, ma ciò che faremo nei prossimi giorni e mesi.

il giorno prima della fiaccolata abbiamo organizzato un’assemblea pubblica di ciclisti nell’officina maggiormente frequentata da eva, quella dei ciclonauti, nel rione monti, a due passi da dove è stata uccisa.

ho visto gente seria, dura, determinata, con nessuna concessione all’isteria o al sentimentalismo di basso conio, anche se di lacrime ne sono uscite eccome. eravamo tanti, mai troppi.

oltre a capire come sbattere sul muso della città la fine di eva, abbiamo deciso altre cose, alcune di queste potrebbero essere buoni spunti per i ciclismi urbani di tutte le città.

primo punto, per acclamazione: la massa critica romana non partirà più dalla piramide ma dal palo 27 dei fori imperiali, dove è stata uccisa eva. sarà così d’ora innanzi.

secondo punto: la creazione di uno sportello legale del ciclista e del pedone, con un avvocato a disposizione di chi ne avesse bisogno. se ne occupano le ciclofficine macchia rossa e la strada.

una petizione per dichiarare la pericolosità di via dei fori imperiali, ora che è stata rifatta una vera autostrada nel cuore di roma, viste le abitudini bestiali dei romani peggiori.

la creazione, concreta e anche simbolica, di una pista ciclabile intitolata ad eva.dovrà essere circolare, intorno al palatino, e connettersi con quella del circo massimo.

vi voglio dire questo: siamo assolutamente determinati a non farci prendere per il culo, e a non morire per le inerzie di sistema. si è creato un gruppo che lavorerà alle proposte di cui sopra, che ieri abbiamo anche anticipato all’assessore alla mobilità romano, sergio marchi, ieri presente alla fiaccolata. vedremo, valuteremo, eventualmente reagiremo. ci saranno riunioni periodiche sui punti decisi, e ogni venerdì fino a fine novembre organizzeremo azioni -sempre in nome di eva- che partiranno dal palo 27.

ad angelo bonelli, presidente dei verdi, ho proposto uno spazio per i ciclisti sul loro quotidiano, “terra”. voglio che sia uno spazio collettivo, periodico, in grado di offrire a chi legge e non pratica la ciclabilità un modo nuovo e diverso di guardare allo spostamento individuale in città. si vedrà che ne esce.

sono orgoglioso di conoscere gente reattiva, determinata, sensibile e ad alto grado di umanità.

ciao fiore tagliato.

tratto da http://www.ciclistica.it/post/2009/11/07/palo-27

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