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Volantini

Volantini ed altri materiali cartacei autoprodotti.

Lunedi 2 Maggio 1988 - Appello dei centri sociali autogestiti di roma

Lunedi 2 Maggio 1988

Appello dei Centri Sociali Autogestiti di Roma

I centri sociali autogestiti di Roma, esperienza di lotta, comunicazione diversa e di rottura degli immensi ghetti della periferia romana ritengono necessario lanciare un appello a tutte le strutture di base, a tutti gli individui non normalizzati esistenti nei quartieri, nelle scuole, nei posti di lavoro affinchè si rompa con il clima di frammentazione o peggio ancora con l'attesa passiva e si determini una iniziativa estesa e continua nel tempo a fianco dei popoli in lotta in Palestina e in Sud-Africa.

Proponiamo a tutti la partecipazione all'ASSEMBLEA CHE SI TERRA' LUNEDI 2 MAGGIO ALLE ORE 17:00 NEL CENTRO SOCIALE "HAI VISTO QUINTO" in V. Val Pellice 4 - Affinchè si allarghi e si organizzi il fronte di lotta, per fare una grossa MANIFESTAZIONE CITTADINA DA TENERSI SABATO 14 MAGGIO, CON UN CORTEO ED UNA MANIFESTAZIONE SPETTACOLO AL CENTRO DELLA CITTA'.

Coordinamento centri sociali autogestiti di roma
Centro sociale Forte Prenestino
Centro sociale Hai Visto Quinto
Centro sociale Break Out
Centro sociale Torre Maura
Centro sociale Ipò
Centro sociale Casal Bernocchi
Centro sociale Laurentino

Sabato 23 Gennaio 1988 - Con il popolo palestinese fino alla vittoria

Comunicato del centro sociale Deflagrazione

Con il popolo palestinese fino alla vittoria

Dall'invasione dei territori di Gaza e Cisgiordania da parte dell'esercito sionista, all'assedio di Beirut, al massacro di Sabra e Chatila migliaia di palestinesi sono stati uccisi deportati e torturati da una feroce occupazione militare.

Decine di palestinesi sono stati assassinati nei territori occupati perché manifestavano il più elemntare dei diritti quell'autodeterminazione e all'indipendenza contro lo stato sionista nelle ultime 5 settimane.

Il popolo palestinese è in rivolta per sopravvivere, per difendersi da una politica, quella israeliana, condivisa dall'imperialismo americano e appoggiata o tollerata dai paesi occidentali.

Perché si arrivi subito ad una svolta nella causa palestinese occorre l'impegno di tutti adesso che la rivolta costringe mass media e governanti a prendere posizione contro la politica nazista del regime israeliano.

Sabato 23 Gennaio

Dalle ore 18 in poi

Iniziativa di solidarietà con la lotta del popolo palestinese. Mostra, video, musica e dibattito al Centro Sociale Deflagrazione che sta al Laurentino 38 al casale di via Marinetti all'altezza di Via Joyce. Ci si arriva con la metro B fermata Laurentina e l'autobus 082 (zerottantadue). Funzionerà lo spazio ristoro

Centro Sociale Autogestito Deflagrazione

Non oltre i ponti ma dentro il quartiere

manifesto

NON OLTRE I PONTI MA DENTRO IL QUARTIERE!

Il Presidente del XII Municipio, il Sindaco di Roma e la Presidente della Regione Lazio da mesi fanno interviste, promesse ed annunci in cui parlano del Laurentino. Anzi di un fantomatico "Laurentino oltre i ponti".

ecco in realtà cosa stanno facendo:

  • la rimozione dei cassonetti dell'ama ha reso il quartiere molto più sporco (sopratutto il parco) e creato ovunque piccole discariche.
  • migliaia di abitanti nella zona delle cooperative vivono con l'incubo di ingiunzioni di pagamento per migliaia di euro per la questione del diritto di superficie.
  • nella zona delle case popolari disperazione e disoccupazione aggravate dalla crisi non hanno nessuna risposta, l'abbandono a sé stessi è totale.
  • l'apertura del passaggio tra la Via Laurentina/Ardeatina e la Via C.Colombo/Pontina ha ingolfato di traffico il quartiere nelle ore mattutine e non è stato previsto nessun sistema per far rallentare le auto trasformando di fatto le nostre strade (Via Marinetti/Via Silone/Via Sapori) in una tangenziale percorsa ad alta velocità.

e cosa vogliono fare:

  • Vogliono "venderci" una piazza tra Cecchignola e Tor Pagnotta come piazza del Laurentino 38 e là vogliono costruire una nuova sede del municipio. Appunto il cosiddetto "Laurentino oltre i ponti" spendendo decine di milioni di euro per un palazzo a vetri che non serve a nessuno. Vogliono in sostanza abbandonare la sede del Primo ponte abbandonando ed emarginando il quartiere.
  • Dicono anche che è elevata la quota di verde pubblico per abitante e per questo vogliono demolire altri ponti cosi da ottenere la cubatura necessaria per la costruzione di nuovi edifci (negli spazi verdi). Allo stesso modo con la demolizione vogliono anche, ad esempio al sesto ponte, cancellare le esperienze di socialità e auto-organizzazione che vi si tengono. In special modo cell'hanno con il Centro Sociale del Sesto Ponte (L38squat) che da 20 anni è un baluardoin quartiere contro il diffondersi di fascismo e razzismo.

Il quartiere ha bisogno di fondi, di lotta all'abbandono scolastico, opportunità di lavoro e formazione per giovani e disoccupati, educazione alla pianificazione familiare, sostegno ai soggetti deboli e soli (anziani, giovani madri, disabili fisici e mentali) e molto altro ma non certo uno scintillante palazzo di vetro a Tor Pagnotta.

mobilitiamoci contro le speculazioni e l'abbandono del laurentino

l38squat - laurentinokkupato - centro sociale - Via Giuliotti, 8 (sesto ponte)

Dietro quelle barricate c'eravamo tutt* quant*

Il 31 gennaio 2013, nel tribunale di Roma a P.le Clodio, si terrà l'ennesima udienza del processo che vede imputate 5 persone, tra quelle che erano in piazza nella giornata del 14 dicembre 2010 a Roma.
Quel giorno, il tentativo di raggiungere i palazzi del potere è sfociato in una battaglia campale quando le forze dell'ordine hanno scelto d'impedirlo.
Quel giorno, le strade della città fuorono animate dalla rabbia di chi non accetta di sopravvivere tra la miseria e lo sfruttamento quotidiano.
L'eco di quella giornata, continua a risuonare forte nei cuori e nelle teste di migliaia di compagne e compagni ma purtroppo anche nelle aule del tribunale dove sono circa 50 le persone che in questi due lunghi anni hanno dovuto sentire sul collo il fiato pesante della repressione.
Spesso da sol@, senza la solidarietà attiva di tutt@ coloro che quel 14 dicembre manifestarono la propria rabbia.

In un momento in cui fioccano pesanti condanne nei confronti di compagni e compagne, ragazzi e ragazze, che partecipano alle giornate di lotta, crediamo sia importante non lasciare nessun@ sol@ davanti alla repressione, fuori e dentro le aule dei tribunali.
Perciò saremo presenti, nell'aula 2 della sezione collegiale al secondo piano della palazzina A del tribunale, dalle ore 12.00 di Giovedì 31 Gennaio, al fianco dei nostri compagni e delle nostre compagne per dimostrare che non accettiamo alcun monito o paura indotta perchè non crediamo che la dignità delle nostre vite debba essere decretata o incatenata dallo Stato e dai suoi cani da guardia.
Invitiamo tutte e tutti a portare la propria complicità.

La nostra passione per la libertà è più forte di ogni autorità!

Compagne e compagni

Mario libero, tutti liberi

Durante la prima udienza per il Processo contro 5 delle 26 persone rinviate a giudizio tra i fermati del 14 dicembre a Roma, il Tribunale di Roma ha confermato le misure di restrizione della libertà per tutti gli imputati. Mario continua ad essere costretto agli arresti domiciliari senza poter vedere nessuno, se non i genitori, né comunicare con l'esterno. Lo studente di 16 anni (giudicato l'altro giorno al tribunale minorile) rimarrà ai domiciliari fino a giugno e l'unica concessione è stata il poter andare a scuola la mattina. Agli altri è rimasto l'obbligo di firma 2 volte al giorno.

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