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L38 Squat/Laurentinokkupato

Volantini

Volantini ed altri materiali cartacei autoprodotti.

Sabato 23 Gennaio 1988 - Con il popolo palestinese fino alla vittoria

Comunicato del centro sociale Deflagrazione

Con il popolo palestinese fino alla vittoria

Dall'invasione dei territori di Gaza e Cisgiordania da parte dell'esercito sionista, all'assedio di Beirut, al massacro di Sabra e Chatila migliaia di palestinesi sono stati uccisi deportati e torturati da una feroce occupazione militare.

Decine di palestinesi sono stati assassinati nei territori occupati perché manifestavano il più elemntare dei diritti quell'autodeterminazione e all'indipendenza contro lo stato sionista nelle ultime 5 settimane.

Il popolo palestinese è in rivolta per sopravvivere, per difendersi da una politica, quella israeliana, condivisa dall'imperialismo americano e appoggiata o tollerata dai paesi occidentali.

Perché si arrivi subito ad una svolta nella causa palestinese occorre l'impegno di tutti adesso che la rivolta costringe mass media e governanti a prendere posizione contro la politica nazista del regime israeliano.

Sabato 23 Gennaio

Dalle ore 18 in poi

Iniziativa di solidarietà con la lotta del popolo palestinese. Mostra, video, musica e dibattito al Centro Sociale Deflagrazione che sta al Laurentino 38 al casale di via Marinetti all'altezza di Via Joyce. Ci si arriva con la metro B fermata Laurentina e l'autobus 082 (zerottantadue). Funzionerà lo spazio ristoro

Centro Sociale Autogestito Deflagrazione

Lunedi 2 Maggio 1988 - Appello dei centri sociali autogestiti di roma

Lunedi 2 Maggio 1988

Appello dei Centri Sociali Autogestiti di Roma

I centri sociali autogestiti di Roma, esperienza di lotta, comunicazione diversa e di rottura degli immensi ghetti della periferia romana ritengono necessario lanciare un appello a tutte le strutture di base, a tutti gli individui non normalizzati esistenti nei quartieri, nelle scuole, nei posti di lavoro affinchè si rompa con il clima di frammentazione o peggio ancora con l'attesa passiva e si determini una iniziativa estesa e continua nel tempo a fianco dei popoli in lotta in Palestina e in Sud-Africa.

Proponiamo a tutti la partecipazione all'ASSEMBLEA CHE SI TERRA' LUNEDI 2 MAGGIO ALLE ORE 17:00 NEL CENTRO SOCIALE "HAI VISTO QUINTO" in V. Val Pellice 4 - Affinchè si allarghi e si organizzi il fronte di lotta, per fare una grossa MANIFESTAZIONE CITTADINA DA TENERSI SABATO 14 MAGGIO, CON UN CORTEO ED UNA MANIFESTAZIONE SPETTACOLO AL CENTRO DELLA CITTA'.

Coordinamento centri sociali autogestiti di roma
Centro sociale Forte Prenestino
Centro sociale Hai Visto Quinto
Centro sociale Break Out
Centro sociale Torre Maura
Centro sociale Ipò
Centro sociale Casal Bernocchi
Centro sociale Laurentino

Liberi/e tutti/e gli arrestati/e della casa 8 marzo

Casa 8 MarzoAll'alba di lunedi 14 settembre con un grande spiegamento di forze i carabinieri hanno assediato la casa occupata 8 marzo alla Magliana e, dopo aver sfondato  le porte e perquisito gli alloggi, hanno identificato tutti gli occupanti e arrestato cinque attivisti/e.

Questi arresti sono un ulteriore passo della campagna diffamatoria e criminalizzatrice condotta dal sindaco Alemanno e la sua giunta, fiancheggiato da costruttori, giornalisti, magistratura e guardie contro il movimento di lotta per la casa a Roma.


Il sindaco ed i poteri forti della citta' non volendo affrontare la grave emergenza abitativa a Roma pensano di soffocare e ammutolire i bisogni e le lotte con la demonizzazione, gli sgomberi ed il carcere.

No agli sgomberi. Casa agli Occupanti

Solidarieta' ai compagni e alla compagna arrestati e agli/alle occupanti/e sgomberati in questi giorni a Roma.

Vogliamo i compagni e la compagna liberi subito!

 

L38 Squat / Laurentinokkupato

Ponte Galeria: di fronte a torture, abusi e segregazione, la rabbia, il coraggio e la dignità dei prigionieri e delle prigioniere.

fotoSin dalle 11.00 del mattino, sabato 13 marzo 2010 è stata un'intensa giornata di lotta e di solidarietà, dentro e fuori il C.I.E. di Ponte Galeria.

Già prima di arrivare, alcune fermate della linea ferroviaria Roma-Fiumiciono che precedono la fermata "Nuova fiera di Roma" sono state invase da una miriade di foto raffiguranti l'interno dei nuovi lager della democrazia, per rendere direttamente percepibile cosa rappresentano i centri di identificazione ed espulsione.

Da subito l'ottusità poliziesca si è palesata con la richiesta di documenti e l'invito a interrompere l'attacchinaggio. All'arrivo di fronte al C.I.E., dai microfoni del sound è cominciato l'assedio sonoro che ha espresso le differenti voci dei/delle solidali in molteplici lingue. Da quel momento è andata sempre crescendo la comunicazione tra dentro e fuori.

Due le forme di sostegno diretto a chi è internato/a quotidianamente: la prima è stata una cassa benefit destinata alle spese processuali di Hellen e Florence, due delle ribelli condannate per la rivolta dello scorso agosto nel C.I.E. di Milano. La seconda è stata la consegna di due pacchi contenenti bevande e cibo che, solo dopo una pressione determinata da parte dei/lle solidali, sono stati lasciati entrare. Consegnare cibo "pulito" significa recapitare sostanze non contaminate da psico-farmaci, calmanti e simili.

Mentre da fuori crescevano le urla di rabbia, il coraggio e la voglia di libertà dei/lle prigionieri/e si è concretizzata in un'escalation di azioni che hanno portato a una vera e propria rivolta. Dapprima diverse colonne di fumo hanno iniziato a erigersi nel cielo da differenti punti all'interno del campo di concentramento. Poco dopo l'invisibilità dei/lle reclusi/e veniva infranta occupando fisicamente i tetti delle celle e lanciando al cielo urla, gesti, corse e danze liberatorie.

In questa maniera, circa 30 persone hanno deciso d'innalzarsi al di sopra delle mura e delle sbarre che li circondano per una buona mezz'ora, prima di ricevere la prima intimidazione da parte della polizia. Subito dopo un altro tetto di uno dei padiglioni di quell'infame lager veniva invaso da un'altra ventina di persone che, tenacemente, per circa tre ore, sono state sopra il tetto e sopra le inferriate di recinzione che dividono le sezioni l'una dall'altra.

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Hanno trasformato il quartiere in una discarica

volantino su AMA

PARLANO DI "RIQUILIFICAZIONE"...

TRASFORMANO IL QUARTIERE IN UNA DISCARICA

Fermiamo il degrado

Laurentino 38: non “oltre i ponti”, ma dentro il quartiere

Durante questa estate Alemanno ha esternato pubblicamente le sue idee rispetto alle periferie di Roma: demolizioni senza soluzione di continuità. Un ritornello che ha riguardato Corviale prima, i ponti del Laurentino poi e in un crescendo trionfale la demolizione di tutta Tor Bella Monaca, che,  finalmente, gli ha fatto guadagnare le tanto agognate prime pagine dei giornali nazionali.

Nel particolare del Laurentino 38 il duo Alemanno-Calzetta (l’invisibile presidente del XII Municipio) si sta rendendo protagonista di un’operazione speculativa e meramente d’immagine. Sentiamo parlare del progetto “Laurentino oltre i ponti”, tanto “oltre i ponti” che infatti prevede la realizzazione di una piazza (reclamizzata come “grande quanto Piazza del Popolo” ) non al Laurentino 38, ma a Tor Pagnotta, parecchio lontano dal Laurentino se la vogliamo pensare come “piazza del quartiere” (dal sesto ponte sono 3km… più che per arrivare alla stazione Metro della Laurentina di Piazzale Douhet).

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