| SPEZZONE 
              ANTAGONISTA E ANTIFASCISTA  Comunicato 
              Stampa La mobilitazione antifascista ed anticapitalista, contro 
              il vertice della Trilateral e contro la provocatoria manifestazione 
              dei neo-nazisti di Forza Nuova, è incominciata alle 15 in Porta 
              Venezia, dove circa 2000 compagni e compagne si sono concentrati, 
              circondati dal solito spropositato spiegamento di polizia, la quale 
              aveva già dato prova di sé fermando intorno alle 13 un primo gruppo 
              di antifascisti. Altri gruppi di compagni di fuori Milano erano 
              invece stati fermati direttamente all'arrivo in stazione.  Di 
              fronte al divieto della polizia, fermamente intenzionata ad impedire 
              agli antifascisti di muoversi da Porta Venezia, poco dopo le 16 
              gli antifascisti si sono recati, usando i mezzi pubblici, nella 
              zona dove si teneva l'iniziativa di Forza Nuova. Intorno alle 17 
              quindi il corteo si è ricomposto in Viale Lancetti, angolo Via Valtellina, 
              dove è iniziato un fronteggiamento con lo schieramento di polizia 
              impegnato a difendere la discoteca De Sade, sede dove si stava tenendo 
              l'adunata neo-nazista. Nel frattempo, a conferma della volontà poliziesca 
              di impedire la mobilitazione antifascista, il camion con l'amplificazione 
              che si stava recando anch'esso nella zona della discoteca De Sade 
              veniva fermato. I compagni e le compagne presenti sul camion venivano 
              quindi portati in caserma. Poco dopo le 17, mentre davanti alla 
              discoteca De Sade i neo-nazisti davano segni di crescente effervescenza 
              scandendo slogan e lanciando petardi, la polizia iniziava un fitto 
              lancio di lacrimogeni e caricava la manifestazione antifascista. 
              Il corteo dei compagni e delle compagne era impegnato a difendersi 
              dalle cariche poliziesche in Via Valtellina, mentre un manipolo 
              di circa un centinaio di fascisti provenienti da Piazzale Maciachini 
              tentava di aggredirli alle spalle. Da sottolineare che il suddetto 
              manipolo era significativamente accompagnato dalla polizia. A quel 
              punto avveniva l'impatto fra gli antifascisti e la squadraccia di 
              Forza Nuova, che veniva dispersa, inseguita ed alla quale veniva 
              impartita la meritata lezione.  Il 
              corteo antifascista si ricompattava nuovamente e si portava verso 
              Viale Zara, dove si scioglieva definitivamente. Un bilancio a caldo 
              della giornata: da un lato va evidenziata la significativa capacità 
              di mobilitazione delle forze antifasciste lombarde e di tutto il 
              resto d'Italia, che hanno saputo dimostrare che a Milano come nel 
              resto del paese non si assisterà inerti al tentativo dei neo-nazisti 
              di Forza Nuova di rimestare nel torbido, mescolando ambiguamente 
              confusi proclami anti-globalizzazione ed anti-Trilateral, alle solite 
              parole d'ordine fasciste, xenofobe, omofobe, sessiste ed antisemite. 
              Far fallire questo tentativo era particolarmente significativo in 
              una città come Milano, eletta non da oggi a laboratorio politico 
              e sociale di una destra di governo che dall'alto degli scranni del 
              Pirellone e di Palazzo Marino, è impegnata a portare avanti in versione 
              appena attenuata parte degli stessi contenuti politici proposti 
              da Forza Nuova. Dall'altro lato va evidenziato anche il pesante 
              tributo che la polizia si sta prodigando a far pagare agli antifascisti: 
              a tuttora si ha notizia di svariati feriti e circa 26 fermi, dei 
              quali stiamo tentando di capire gli eventuali sviluppi. LO SPEZZONE DELLE REALTA' ANTIFASCISTE ED ANTAGONISTE CHE HA INDETTO 
              IL CONCENTRAMENTO A PORTA VENEZIA
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              all'indice  Coordinamento 
              dei Collettivi Studenteschi di milano e provincia  Scudi 
              e blindati a difesa dei fascisti e sulla pretesa di riscrivere la 
              storia. Cariche e lacrimogeni ad altezza d'uomo sugli antifascisti 
              di Milano , pestaggi, arresti e fermi sul diritto a scendere in 
              piazza , sul diritto e dovere di difendere ciò che in troppi (e 
              troppi virtuosi e virtuali democratici) vogliono o vorrebbero cancellare. 
               Condanniamo 
              fermamente le cariche e la violenza della polizia. Condanniamo duramente 
              gli arresti e i fermi effettuati ieri dalle "forze dell'ordine". 
              Condanniamo fermamente il clima di terrore diffuso su Milano che 
              ha impedito a tante e tanti di scendere in piazza. Denunciamo l'incapacità 
              delle forze dell'ordine di distinguere l'iniziativa dei neo-fascisti 
              da quella anti-fascista incapacità che ha portato alla degenarazione 
              più totale di manifestazioni più che legittime. Contro i fascisti 
              vecchi e "nuovi" in piazza ieri come oggi, ieri e sempre. Saremo 
              ancora in piazza domani (il 18 novembre) contro i fascisti più o 
              meno dichiarati. Contro coloro che votano indici di libri proibiti 
              così come finanziamenti per scuole-ghetto. Contro coloro che siedono, 
              presiedono la giunta regionale lombarda mimetizzando la propria 
              camicia nera con sfumature azzurre, verdognole e grigiastre. 
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              all'indice  Comunicato 
              dei/lle 17 compagni/e arrestati/e I 
              17 compagne/i e antifascisti fermati e arrestati Sabato 11 Novembre 
              2000 alla fine della Mobilitazione Antifascista contro la Trilateral 
              e i neo-nazisti di Forza Nuova, ringraziano tutte le realtà e gli 
              individui che all'interno e fuori dal carcere di S. Vittore di Milano, 
              in Italia come dall'estero,si sono pronunciati e mobilitati per 
              chiedere la nostra immediata scarcerazione: vi ringraziamo per essere 
              stati al nostro fianco.  Non 
              ci dimentichiamo delle manganellate fasciste prese all'interno del 
              commissariato di P.S. di S.Ambrogio da parte di poliziotti scatenati, 
              degli atteggiamenti sessisti verso alcune compagne e razzisti nei 
              confronti di un compagno immigranto. Precisiamo di ritenere assolutamente 
              irresponsabile e politicamente strumentale la pubblicazione attraverso 
              internet dei nomi dei compagni arrestati , i quali non hanno mai 
              dato il consenso a che tutto ciò venisse fatto. L'unico risultato 
              ottenuto mediante la suddetta pubblicazione, è stato il licenziamento 
              dal posto di lavoro di alcuni di noi. Non sarà più permesso a nessuno 
              di arrogarsi il diritto di rappresentare i 17 arrestati sotto nessuna 
              forma, e di interferire nella gestione politica di questa vicenda 
              e nei rapporti coi Mass-Media, senza essersi prima confrontati e 
              coordinati coi compagni stessi. Ringraziamo e siamo solidali con 
              i compagni di "Isole nella Rete", spazio alternativo di dibattito 
              e confronto in internet, anche per la prontezza con la quale hanno 
              bloccato la pubblicazione dei nostri dati personali. Esprimiamo 
              tutta la nostra solidarietà a tutti i fermati, i denunciati, i feriti 
              durante tutta la giornata di Sabato 11. I 17 arrestati, sempre antifascisti e anticapitalisti.
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