I PUNK VOGLIONO SPAZI AUTOGESTITI

 

Il pomeriggio di lunedì 19 dicembre un gruppo di punk entra nella sala rossa del comune di Torino ed interrompe la seduta del consiglio comunale urlando slogans ed esponendo le proprie esigenze. Il fatto desta anche scalpore (x un giorno) specie per quei giornali felici di poter scrivere che si è aggiunto un altro elemento antagonista a questa giunta di sinistra. Già da troppi anni al potere (solo un minimo di cronaca per informare ciò che in questi giorni è successo a Torino).

L'inizio della vicenda certamente non è dei peggiori: riusciamo a consegnare la lettera con richiesta di un posto autogestito a chi di dovere, ed uscendo dal comune riusciamo anche ad avere un incontro col sindaco di Torino, che ci dice di rivolgerci ad Alfieri, assessore alla cultura e al tempo libero. Il giorno antecedente l'incontro con l'assessore, dovremmo occupare simbolicamente l'"informagiovani" (una delle tante "emanazioni" del comune torinese) x far capire a tutti che non ci è bastata una semplice promessa di interessamento a farci stare tranquilli. L'occupazione simbolica non ha molta risonanza anche perchè i mezzi di informazione precedentemente avvisati sono tutti impegnati da un'altra manifestazione in città.

Si decide così di andare in massa prima a Radio popolare quindi a Radio Flash, due emittenti locali ascoltate da una massa giovanile che pensiamo potrebbe essere interessata ai ns. problemi (per poter informare chi ascolta di ciò che stiamo facendo). A Radio popolare si dimostrano piuttosto aperti ed interessati alle ns. esigenze (leggeranno il ns. volantino nel loro notiziario e ci concederanno anche alcuni spazi radiofonici nei giorni successivi). Le questioni insorgono a Radio Flash dove ci fanno mille problemi per la lettura radiofonica del comunicato che comunque effettuiamo ugualmente nonostante tutte le indecisioni x le storie che ci hanno fatto. Tutto bene dunque, eccezione fatta x le 4 volanti della polizia e le 2 macchine della digos, avvertite da "qualcuno"(?) della nostra presenza all'interno della radio che ci raggiungono appena fuori da "Flash" e che trattengono 24 di noi x accertamenti per 1 ora e 1/2. Il giorno seguente abbiamo l'incontro con l'ass. Alfieri il quale ci informa che in linea di massima la giunta comunale è favorevole a concederci un posto indicato nell'ex arsenale di Torino. Una grossa struttura quasi totalmente da ristrutturare e già in parte affidata ad associazioni cattoliche pacifiste (vedi sermig). Ora siamo in attesa di poter vedere di persona questo posto e di conoscere indicativamente i tempi di una eventuale ristrutturazione dei locali. Questo è quello che è successo negli ultimi giorni. Certo l'assessore a parole è stato molto convincente, ma la realtà è che ora siamo usciti allo scoperto contattando direttamente l'autorità senza avere secondo noi, fino ad adesso nulla di concreto in mano, se non una semplice promessa d'impegno; ma di parole ne abbiamo veramente abbastanza, se ne sono sprecate già decisamente troppe da qualunque parte esse provengano.

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