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Presenza internazionale in Palestina - primavera 2002

Corrispondenze dai territori occupati

Tutte le maggiori città palestinesi sono state occupate dall'esercito israeliano, che ora sta estendendo la sua offensiva anche ai villaggi più piccoli con incursioni e ritiri. In tutte le città e i villaggi l'esercito sta rastrellando casa per casa eliminando i combattenti e le figure rappresentative della società civile palestinese, non disdegnando però l'uccisione di civili inermi e l'uccisione di prigionieri arresi. Le ambulanze vengono bloccate nei garage, i feriti vengono lasciati morire dissanguati. A Ramallah, dove Arafat è sotto assedio, sono stati costretti a scavare una fossa comune dentro il cortile dell'ospedale per seppellire i cadaveri ormai in numero tale da non poter più essere contenuti nell'obitorio. A Betlemme si spara contro la chiesa della Natività e si da fuoco alla Moschea di Omar che gli sta di fronte. Gli israeliani sicuri dell'impunità si stanno abbandonando ad ogni violazione del diritto internazionale e delle convenzioni di guerra (come hanno sempre fatto).

Aerei, elicotteri e carri armati continuano a bombardare i campi profughi palestinesi.
8.4.2002 - Durissimi combattimenti e pesantissimi bombardamenti stanno avvenendo ancora in tutta la Palestina e soprattutto contro i campi profughi di Nablus e Jenin. L'esercito israeliano continua il suo "lavoro" [di annientamento dei palestinesi] e non mostra nessuna intenzione di allentare la morsa o recedere dall'offensiva militare malgrado la riprovazione di numerosi governi (compreso un timidissimo monito a ritirarsi degli USA) e le proteste di massa in tutto il mondo.

Ieri notte gli israeliani hanno tentato di entrare nella Chiesa della Natività a Betlemme, sono stati respinti dai combattenti palestinesi che vi sono all'interno. Nel combattimento è scoppiato un incendio, non si sa chi lo abbia provocato, ma si sa che i cecchini israeliani hanno ucciso un palestinese che provava a spegnerlo, dopo lunghe trattative i pompieri di Betlemme sono stati autorizzati a spegnere l'incendio dall'esterno.

L'aviazione israeliana sta da giorni bombardando i villaggi e i campi profughi palestinesi del sud del Libano (da notare che nei racconti della stampa ufficiale questi villaggi vengono definiti "basi palestinesi" o "basi di terroristi palestinesi") in risposta a razzi sparati dal confine da Hezbollah.

Jenin cade gli Israeliani hanno fatto un massacro.
Le prime stime parlano di almeno 300 morti, 3.000 senzatetto, un terzo del campo profughi distrutto dai bombardamenti e dai bulldozer.

Jenin: l'inferno è in Palestina

Jenin, crimini di guerra

mappa cisgiordania

tank israeliano

Scheda Crimini di guerra
  • Conflitto arabo-israeliano
  • Punizioni collettive
  • Genocidio
  • Croce Rossa Internazionale

vedi: Info4Web

 

 

Fuoco su ArafatFERMARE IL MASSACRO

RISPETTARE IL DIRITTO UMANITARIO E DI GUERRA
BASTA CON LE ESECUZIONI DEI COMBATTENTI CATTURATI
CON LE UCCISIONI DI MEDICI E L'IMPOSSIBILITA' DI SOCCORRERE I FERITI, LASCIATI MORIRE DISSANGUATI PER LE STRADE

RITIRO DELL'ESERCITO DI ISRAELE DA CISGIORDANIA E GAZA

RISPETTO DELLE RISOLUZIONI ONU


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ORGANIZZIAMO AZIONI DI SOLIDARIETÀ IN TUTTA ITALIA

Roma presidio 24h a Piazza San Marco (Piazza Venezia)

BOICOTTIAMO ISRAELE

 

foto delle manifestazioni

Ponti di solidarietà con i media-attivisti in Palestina

in queste ore drammatiche per il popolo palestinese e' quanto mai necessario non solo mobilitarsi localmente ma anche dare massima visibilita', mantenere contatti diretti e amplificare la voce dei media-attivisti che coraggiosamente in Palestina non solo cercano di garantire con la loro presenza una forma di tutela minima per i civili coinvolti ma anche riescono ad offrire cronache di quanto sta succedendo ben oltre l'ovattato e inaccettabile silenzio dei media ufficiali che - salvo rare eccezioni - ben poco narrano del dramma che si sta consumando intorno ai campi profughi: