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[ COMUNICATO 05 ]


 
Kidz against the World Economic Forum

Come ogni anno in Svizzera, a Davos, si sta tenendo l'incontro informale di circa 2000 autoproclamatisi global leaders. Una vacanza/lavoro, tra cime innevate e pranzi di gala, chiamata World Economic Forum.

Questi padroni del mondo (e non e' un modo di dire, perche' veramente a Davos si riuniscono i delegati delle Multinazionali e degli stati piu' potenti e ricchi del mondo, oltre che i maggiori responsabili degli organismi sovranazionali quali FMI, BM e WTO) quest'anno, sempre tra una sciata e un aperitivo, vogliono parlare di umanizzare l'inumanizzabile: far passare il neoliberismo come umanamente accettabile.

Consapevoli che il neoliberismo, come il capitalismo in genere, non e' ne riformabile ne umanizzabile, ma e' solo un ultima evoluzione di una struttura economica tesa ad arricchire i ricchi e schiavizzare e impoverire i poveri (nel mondo 358 multimiliardari possiedono patrimoni e redditi equivalenti a quelli di 2,3 miliardi di persone - dati dell’International Labour Organization), ridiamo in faccia alle loro cazzate (ricordandoci pero' che per ogni cazzata che dicono e fanno muoiono persone, bambini, donne, si distruggono biodiversita' e si affonda il pianeta).
Scenderemo quindi di nuovo, come sempre in piazza, autorganizzando le nostre lotte e radicalizzando le nostre pretese, consapevoli che, per quanto difficile, gli assassini globali non sono imbattibili.

Infatti, per la prima volta, i leader mondiali sono costretti ad ammettere che esistono interessi sociali contrastanti e conflittuali e che le loro politiche sociali ed economiche provocano alienazione ed ansieta', ma anche una domanda forte di equità sociale. I "leader mondiali" non sono così forti ed invincibili come vogliono farci credere e i movimenti che si oppongono al neoliberismo costituiscono un problema per loro.

Tra le tante cose, di alto valore etico secondo loro, si discutera' della
produzione biologica.
I leader mondiali hanno a cuore il giudizio etico dei loro "consumatori", che potrebbe indurli a non acquistare i loro prodotti. La loro eticità si ferma a chi e' in grado di pagare, gli altri non esistono. Per i loro clienti è pronta una nuova operazione di marketing di cui sono proprio maestri. Anzi i prodotti biologici si possono anche produrre, magari a prezzi stratosferici, così possono premetterseli in pochi. Il profitto proviene da meno compratori ma il risultato finale non cambia.
Per il resto del mondo (4 miliardi di poveri!!!!) "lotta alla fame" con cibi (e monocolture) transgenici, schiavizzazione con ritmi di lavoro disumani, paghe misere e, d'altro canto, dollarizzazione delle economie statali.

Per le biotecnologie parlano di sviluppo equo sul mercato (??!!) e nulla di sconcertante trovano nella brevettizzazione "della vita" intesa come proprieta' intellettuale.

Come giovani, ragazzi/e, lotteremo (oltre, ovviamente, che per tutto questo e per resistere alla avanzata dilagante della depredazione e devastazione del mondo) contro il nostro utilizzo, nelle scuole in occidente, come personale da formare secondo i modelli della new economy, come pezzi di carne (o, piu' gentilmente, come target commerciale) da vestire con mode di massa e rincoglionire con una marea montante di bisogni fittizzi a spese di centinaia di milioni di nostri/e coetanei/e, schiavizzati dal neoliberismo, dal patriarcato dall'orribile societa' che gli adulti e i padroni hanno imposto.

Consapevoli, in quanto "cittadini europei", di essere i figli privilegiati di questa societa', rifiutiamo sia questa, sia i privilegi (che ci stringono come catene), sia il fatto di esserne figli!

Sara' una nevicata che vi seppellira'.
(...e ai bambini piace fare a palle di neve!)

Appuntamento internazionale ore 13:30 alla stazione centrale di Davos il 27 gennaio 2001

[ leggi la cronaca della manifestazione ]



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