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Tactical Media Crew è stato un collettivo di militanti attivisti/e che dal 1995 fino ai primi anni 2000 si è speso per diffondere l'utilizzo dei media fai da te dentro i movimenti (vedi il progetto originario). Il collettivo originario, assolta con successo la mission ha continuato con altre lotte, progetti e derive in tutto il mondo, ma... lo spirito continua. Il sito rimane comunque in piedi e alcune sottosezioni sono ancora molto attive, animate da collettivi e individualità varie. Il sito è ancora on-line e questo è possibile grazie anche all'aiuto del progetto Autistici/Inventati che vi invitiamo sempre a sostenere. Ultimi aggiornamenti, la lista di tutte le nuove pagine immesse sul sito di Tactical Media Crew Può
un manipolo di attivisti rovesciare quello che nelle nostre teste è
stato inculcato in anni di lavaggio del cervello operato dai media, dalla
pubblicità e dalla chiesa? Può
un movimento consapevole e determinato imporre cambiamenti a questa società? Dove iniziare
a combattere questa battaglia per il cambiamento? Che cosa ci propongono i telegiornali ed i mass-media in generale? Notizie?
Realtà? Essere ignoranti vuol dire essere controllabili. Fino a quando tutti noi non riusciremo a capire chiaramente quali sono le armi della propaganda ed i suoi strumenti, come i loro "TG imparziali e senza pregiudizi" rimarremo nella schiavitù. Attualmente non é consentito accesso ai mezzi di comunicazione di massa, a meno che tu non sia una grande azienda... beh allora verranno riportate sempre le tue posizioni. Ma la posizione della gente della working class non è considerata, anzi sarebbe, per i padroni, auspicabile che non ci fosse, e quando si esprimono punti di vista critici è bene per il potere che questi si sentano isolati, anche se fossero il sentire della maggioranza, l'isolamento e la paura sono strumenti potentissimi di cui i mass-media della propaganda fanno un uso costante e spregiudicato. La conoscenza è
potere. Il giornalismo di oggi, non è altro che la trascrizione della volontà della classe dominante. In Italia i giornalisti che vanno attualmente per la maggiore sono gli stessi che negli scorsi anni hanno acriticamente fatto da megafono a fedeli servitori degli interessi delle multi e del governo americano, o a chi aveva fatto della corruzione politica e dell'intera società la normalità... ebbene quegli stessi che continuavano ad ammorbare la popolazione con la propaganda di questi personaggi, sono gli stessi che oggi acriticamente incensano a turno D'Alema, Rutelli o Berlusconi... mai vengono evidenziati quali interessi (ossia quelli dei ricchi) vengono serviti dall'uno o dall'altro. Questo non deve essere saputo, è bene che si simuli questo scontro (tra posizioni identiche) affinchè il capitale riesca a governare i suoi aggiustamenti strutturali, i suoi profitti immensi nelle mani di poche persone, senza disturbo. Per
farsì che tutto poi fili liscio c'è bisogno della paura...
e di qualcuno che ci difenda. Per questo periodicamente la propaganda
lancia delle campagne terroristiche e terrorizzanti, bersaglio preferito
i settori più deboli o più critici della popolazione, in
questo quadro possiamo leggere le campagne o le EMERGENZE contro
immigrati extra-comunitari, prostitute, pedofilia, islamici, squatters,
microcriminalità, droga ecc..
Qualcuno ha letto qualcosa sulla progressiva carcerizzazione della società, sull'urbanistica del controllo che sta ridisegnando le città, sui sistemi di controllo di ogni mezzo di comunicazione privato o pubblico come mail, telefono, fax etc., qualcuno ha mai sentito che nei rapporti forniti in questi anni dalla Banca Mondiale o da altri centri studi padronali come la RAND corporation è continuamente ripetuto che con il riscaldamento del pianeta, l'attuale consumo di combustibili fossili, l'attuale ritmo di deforestazione, il ritmo di crescita e sovrappopolazione, le continue rotture nel ciclo della catena alimentare... il pianeta non potrà sostenere la vita umana per altri cinquanta anni, a meno di un radicale cambiamento del nostro stile di vita, ovvero di un rivoluzionamento del sistema economico-industriale. No non lo avete visto, non lo avete sentito e non lo avete letto... sicuramente non nelle "campagne stampa" dei mass-media, semplicemente perchè questo non si deve sapere oppure deve trovare giustificazione nella paura precedentemente profusa a piene mani. I padroni NON vogliono che questo si sappia o che di questo si discuta. E' da tempo
in atto una vera e propria guerra dell'informazione, sull'informazione
che ti deve colpire che deve colpire ogni uomo e donna di questo
pianeta. Queste non sono premonizioni apocalittiche, questi sono dati reali. Senza le battaglie combattute dai movimenti popolari, dal movimento operaio, da quello studentesco, da quello delle donne ecc. non ci troveremmo certo in questa situazione... il capitalismo si sarebbe già autodistrutto con la sua avidità e con se avrebbe portato alla distruzione l'intera razza umana, gli animali e la Terra. Una delle
battaglie sostanziali che si va a combattere oggi è quella sulla
conoscenza, sull'informazione, sul diritto alla comunicazione. Certamente Internet è un mezzo di comunicazione rivoluzionario che può mettere fortemente in discussione il potere di propaganda dei media ufficiali, fornendo, ad ognuno di noi, la possibilità di distribuire informazione a costi molto bassi e al di fuori dello stretto controllo dell'autorità. Internet è il mezzo per lo scambio di informazione globale, nel New World Order, nell'economia globalizzata, i suoi contenuti non sono di proprietà di nessuna multinazionale (anche se ovviamente si stanno attrezzando per questo)... puoi accedere al nostro sito con la stessa faciltà con cui accedi a quello della Disney Corporation. Ma ci rendiamo perfettamente conto che per gran parte degli abitanti di questo pianeta anche fare una semplice telefonata è cosa difficoltosa, e che chi accede alla rete fa parte di un'elite, anche nei paesi del Nord del Mondo. Un movimento che vuole abbattere la disuguaglianza non può non tenerne conto. Per questo, al di là delle facili mitizzazioni operate dai giornalisti e dagli ingenui, sull'organizzazione del conflitto on-line restiamo fortemente motivati nel nostro sostegno e nell'interazione con tutte le forme di comunicazione radicale dal basso come radio di movimento, giornali, stampa underground, musica autoprodotta che poi possono anche trovare su Internet una strada per superare i problemi di distribuzione, diffusione, circolazione. L'informazione deve essere libera!
Invitiamo
chi ci visita a comunicarci (attraverso la e-mail)
eventuali problemi e soprattutto impressioni rispetto a questa pagina,
ma anche verso l'attività ed i materiali che Tactical Media Crew
ha proposto in questi due anni. TENIAMO REALMENTE CONTO DEI VOSTRI
COMMENTI.
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